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Non importa se sei sposata. Paga sempre papà
Il matrimonio non sospende l’assegno di mantenimento
Anche i figli che convolano a nozze possono avere diritto ad essere mantenuti ancora dai genitori. Lo sottolinea la Cassazione, ricordando che il matrimonio di un figlio non è condizione «sufficiente» per fare sospendere l’assegno di mantenimento a carico dei genitori. In questo modo, la Prima sezione civile – sentenza 1830 – ha accolto il ricorso di Beatrice, madre separata ferrarese, che si era opposta ad un doppio giudizio sfavorevole, nel quale i giudici del Tribunale di Ferrara prima e della Corte d’appello di Bologna, successivamente, avevano esonerato l’ex marito dal continuare a mantenere la figlia con 436 euro al mese sulla base del fatto che aveva conseguito un titolo di laurea spendibile nel mondo del lavoro e si era sposata.
Come ricostruiscono i giudici di piazza Cavour, la ragazza, pur avendo conseguito un diploma di laurea in scienze motorie che le avrebbe consentito di insegnare educazione fisica, aveva preferito coronare il sogno di fare il medico e così si era iscritta a medicina. Inoltre, aveva conosciuto un giovane di Santo Domingo, ancora studente, e nel maggio 2005 era convolata a nozze, pur continuando a vivere con la madre. Per la Corte d’appello di Bologna, luglio 2006, queste erano condizioni sufficienti per esonerare Maurizio, padre separato della ragazza, a non sborsare più gli alimenti. Ora la madre della ragazza ha ottenuto in Cassazione che l’ex marito dovrà continuare a mantenerla.
Scrivono gli “ermellini” che «il matrimonio del figlio maggiorenne già destinatario del contributo del mantenimento a carico di ciascuno dei genitori ne comporta l’automatica cessazione» in quanto «la costituzione del nuovo nucleo» fa sì che «i coniugi attuino una comunione spirituale e materiale». Nel caso in questione, però, annota la Cassazione, accogliendo il ricorso della madre della ragazza, «nessuno di questi elementi è ravvisabile» visto che «la figlia, di giovanissima età, a seguito di una relazione sentimentale con un giovane di Santo Domingo ha contratto con lo stesso matrimonio». Cionostante, «non è seguito nessun mutamento sostanziale per la giovane che ha continuato a vivere, come in passato, con la madre e a frequentare il corso di laurea intrapreso». Neppure in relazione allo stato coniugale acquisito è cambiato alcunchè, «essendo il marito anch’egli studente, privo di mezzi economici ed iscritto all’istituto per perito elettrotecnico a Ferrara onde completare a sua volta il proprio ciclo di studi».
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