Economia

Non è questione di bollini

Il progetto Salute mentale di Cgm coinvolge 44 comunità per disabili psichici. Per loro l’eccellenza ha un volto umano: quello di un paziente che ritrova se stesso

di Benedetta Verrini

Quarantaquattro comunità psichiatriche, dalla Campania fino alla Valle d?Aosta, impegnate in un percorso di qualità che guarda alla costruzione di un marchio d?eccellenza. Più della metà con servizi certificati Iso. E almeno una decina con la certificazione più alta, Vision.
Il progetto nazionale Salute mentale di Cgm rappresenta una vera case history nel settore, caratterizzata da un obiettivo di fondo: «Non ci limitiamo alla gestione di servizi di riabilitazione psichiatrica, ma orientiamo sempre più l?azione a un impegno di promozione dei problemi inerenti la salute mentale nelle comunità in cui si opera», spiega la responsabile nazionale, Grazia Fioretti.
Vita: Cosa significa qualità in un settore come quello psichiatrico?
Grazia Fioretti: Significa orientamento prioritario verso la persona con problematiche psichiatriche, al fine di favorirne miglioramenti a livello di autostima, consentirle di vivere relazioni sociali adeguate e attivare un percorso d?integrazione sociale e d?autonomia. E poi, orientamento verso la comunità sociale secondo logiche di servizio al territorio, promozione della cittadinanza attiva, sussidiarietà.
Vita: Il vostro percorso verso la qualità è iniziato quasi dieci anni fa, nel 1994. Quale è stata la spinta iniziale?
Fioretti: Il bisogno di trovare un denominatore comune tra esperienze già esistenti nella nostra rete, per giungere a linee comuni d?intervento. Di lì, dopo molte collaborazioni d?eccellenza e un cammino comune con i responsabili consortili si è arrivati a costruire un catalogo dei livelli di qualità delle comunità psichiatriche aderenti al progetto nazionale Salute mentale.
Vita: Come si articola il monitoraggio?
Fioretti: Si avvale di un manuale per la valutazione della qualità delle strutture, realizzato con il supporto scientifico dell?università di Verona, della Cattolica di Milano e del professor Pierluigi Morosini, dell?Istituto superiore di sanità. Il manuale risponde a una logica equivalente a quella di una guida turistica: tante ?stelle? quanti sono i requisiti soddisfatti.
Vita: Quanto costa perfezionare questi requisiti?
Fioretti: Costa. Ma costa anche la gestione sbagliata delle risorse umane, ad esempio. Non vogliamo perseguire la qualità tout court, giusto per avere un bollino. L?eccellenza di un servizio come il nostro va vista in rete: un paziente che recupera autonomia e trova un lavoro part time ha una ricaduta grandiosa, in termini economici, sulla comunità.

directory

Si potrebbe definire un catalogo, anche se non stiamo parlando di prodotti qualunque ma di comunità che accolgono pazienti con disagio psichico. Chiamiamolo dunque catalogo sui generis, quello che Cgm ha realizzato per presentare a operatori e familiari le comunità aderenti alla rete di salute mentale del consorzio. Si tratta di uno strumento utile poiché vi si trovano la descrizione delle comunità con indirizzi, fotografie, servizi e condizioni di ospitalità. Per richiederlo: psichiatria@consorziocgm.it

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