Welfare

Non è più un paese per medici

Secondo il il Washington Pos nei prossimi 10-15 anni si prevede che vadano in pensione milioni di medici e infermieri e si prospetta una grande carenza di personale infermieristico

di Redazione

Quando la riforma sanitaria approvata a marzo comincera’ ad entrare effettivamente in vigore, a partire dal 2014, potrebbero non esserci medici a sufficienza per assistere chi finalmente avra’ un’assicurazione medica grazie al sostegno federale. E’ il paradosso che illustra oggi il Washington Post sottolineando come nei prossimi 10-15 anni si prevede che vadano in pensione milioni di medici e infermieri che appartengono alla cosidetta generazione dei “baby-boomers”, in America gli attuali 50enni. Circa il 40 per cento dei medici americani superano infatti i 55 anni, secondo i dati dell’Association of American Medical Colleges. E in questo gruppo vi sono proprio quei specialisti che saranno il cardine della riforma che, quando sara’ a regime dovra’ garantire, per la prima volta, la copertura sanitaria ad oltre il 90% della popolazione americana. Sono over 55 il 37% dei medici di famiglia, il 42% dei chirurghi e il 33% per cento dei pediatri, per esempio. Stesso discorso per gli infermieri, di cui negli Stati Uniti gia’ da tempo vi e’ sempre una costante richiesta: un terzo dell’attuale forza lavoro ora supera i 50 anni, e il 55% esprime l’intenzione di andare in pensione nei prossimi 10 anni, secondo i dati della Nursing Management Aging Workforce Survey. “Nel futuro ci aspettiamo una grande carenza di personale infermieristico – spiega Peter Buerhaus, economista che si occupa di politiche sanitarie della Vanderbilt University – e questi numeri non tengono in conto della maggiore richiesta che produrra’ la riforma sanitaria”

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