Non profit

Non c’è tesoretto per il non profit

E' indubbiamente scandaloso che il governo non abbia previsto nulla nel decreto sul tesoretto...

di Riccardo Bonacina

Gentile direttore, le scrivo per testimoniare la mia esperienza in tema di 5 per mille, e porre qualche domanda. Sono un dottorando di ricerca presso la Scuola di dottorato in Giurisprudenza dell?università di Padova, e quindi, come l?anno scorso, mi è arrivato a casa il modulo per la destinazione del 5 e dell?8 per mille. Una volta compilato, mi è toccato scontrarmi con la triste realtà di un paesino di provincia, Aurisina, dove abito. Quest?anno, siccome alle Poste non sapevano neppure cosa fosse il 5 per mille e che busta bisognasse utilizzare, ho deciso di rivolgermi all?assistenza telefonica del numero verde dell?Agenzia delle Entrate, dove una simpatica signorina ha finalmente fugato ogni dubbio. Soltanto più tardi ho scoperto che le risposte erano molto più vicine, e cioè nel vostro bel manuale sulle donazioni. Ma pazienza.

Ritornato nel piccolo ed inefficiente ufficio postale di Aurisina, ho consegnato ad un?impiegata postale la busta contenente il modulo per la destinazione del 5 per mille, corredato di codice fiscale e nome e cognome; la signora, esterrefatta per la mia richiesta, e per la busta che si è vista passare sotto gli occhi, ha pensato bene di chiedermi un 1 e 40 per la spedizione. Al che, dopo averle chiesto se fosse impazzita perché questi invii sono gratuiti per legge, mi sono rifiutato di pagare. Lei ha avuto qualche dubbio, ma spero che l?abbia spedita. Fine della storia. Ora, mi chiedo e vi chiedo:

  • 1) per quale motivo non sono più reperibili negli uffici postali le apposite buste grigie? Per quale motivo il cittadino donatore deve spendere i soldi per comperare, in solitudine, una busta nuova?
  • 2) se, effettivamente, il modulo poteva essere facoltativamente spedito presso gli uffici postali, i Caf o certe filiali bancarie, come si spiega l?impreparazione degli impiegati? Per quale motivo non hanno ricevuto almeno una circolare informativa?
  • 3) per quale motivo il cittadino, già preso in giro dalla crassa ignoranza di certi impiegati di servizi pubblici, deve poi vedersi sottratto il denaro senza spiegazioni? Quest?anno il governo mantiene il tetto sul 5 per mille, per cui la mia donazione risulta dimezzata, e i soldi che ho deciso di destinare, per metà faranno qualche altra fine, in più mi tocca comprarmi le buste (e spendere altri soldi) e, ingenuamente, pagare pure i soldi del francobollo. In totale, rispetto all?esborso sostenuto, quanti soldi vanno effettivamente destinati all?associazione che ho scelto?
  • 4) quante impiegate delle Poste si fanno pagare la spedizione del modulo?
  • 5) non vi sembra che questa disavventura sia il segnale di una prepotenza istituzionale, dettata da un?assoluta mancanza di una cultura della comunicazione civile e della sussidiarietà?

Grazie per l?attenzione
Fabio Corigliano, Trieste

Carissimo, grazie della segnalazione. Riguardo il tetto è indubbiamente scandaloso che il governo non abbia previsto nulla nel decreto sul tesoretto.


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