Welfare

Non autosufficienza, la Puglia rafforza la rete

di Redazione

La Puglia rafforza la rete dell’assistenza domiciliare. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che istituisce il Fondo per il sostegno alle persone non autosufficienti, proposto dall’assessore alla Solidarietà, Elena Gentile. La norma licenziata punta a imprimere una nuova spinta alle politiche regionali messe in campo durante la legislatura Vendola e a migliorare il livello qualitativo delle prestazioni residenziali o semiresidenziali. In base agli ultimi dati disponibili solo il 3,5%, contro il 7,9% del valore medio nazionale, degli anziani non autosufficienti del Tacco d’Italia usufruisce di servizi di assistenza continuativa. Un quadro, confermano i dati Istat riferiti al 31 dicembre 2007, poco confortante. La Puglia, secondo l’istituto di statistica, conta 97mila persone con disabilità tra i 6 e i 74 anni e oltre 723mila persone anziane (pari quasi al 20% della popolazione). Poco meno della metà, 340mila, sono ultra75enni. Il provvedimento pugliese rappresenta il punto d’arrivo di un percorso caratterizzato dall’adozione di più interventi a favore delle persone non autosufficienti. È il caso, ad esempio, degli assegni di cura per persone affette da Sla e di quelli per l’assistenza indiretta personalizzata. «Siamo intervenuti», ha dichiarato l’assessore regionale alla Solidarietà, Elena Gentile (nella foto), «per colmare la lacuna rappresentata dall’esiguità dei servizi attivi sul territorio. Quel che vogliamo fare è invertire la tendenza, aumentando l’offerta delle prestazioni sociosanitarie a carattere domiciliare, semiresidenziale e residenziale, e cercando di rendere più appropriate le prestazioni per i non autosufficienti». Due i pilastri su cui poggia la misura sociale: i progetti di assistenza individualizzati per le persone non autosufficienti e la creazione di punti per l’accesso unico al sistema, con responsabilità condivise da Comuni e Aziende sanitarie locali. La copertura finanziaria sarà garantita dalle risorse dei fondi: nazionale per la non autosufficienza, regionale per gli assegni di cura e sanitario regionale.

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