Welfare

Non autosufficienza, la famiglia “tappa” per 900 milioni di euro

Secondo la Fondazione Zancan la famiglia supplisce per una cifra tre volte maggiore di quella spesa dalla Regione

di Redazione

Se i familiari che assistono a casa i propri cari non autosufficienti smettessero improvvisamente di farlo, la spesa per l’assistenza sanitaria che la sola Regione Veneto dovrebbe sostenere sarebbe di altri 900 milioni di euro. È questo il valore economico sostitutivo della famiglia, calcolato e reso noto dalla Fondazione Zancan di Padova nel corso del convegno “Nessuno sia lasciato solo”, organizzato nei giorni scorsi dalla Fnp Cisl.

“Si tratta di un’enormità, se teniamo conto che nel 2006 sono stati 317 i milioni di euro investiti dell’intera spesa sociale dei comuni veneti” precisa il direttore della Fondazione, Tiziano Vecchiato. “La stima che noi abbiamo fatto è al lordo dei trasferimenti monetari (ad esempio, assegni di cura) di cui beneficiano le famiglie, ma l’entità del valore economico sostitutivo della famiglia non  sarebbe molto inferiore agli 800 milioni di euro”. Alla luce di questi dati l’invito è di “gestire molto meglio i problemi e tutelare molto di più la famiglia”.

Il vero problema cruciale che dovrà essere affrontato in futuro, per la Fondazione Zancan,, è che il passaggio di questa spesa porrà seri problemi ai Comuni, poiché sempre meno i familiari sono in grado di pagare la quota sociale per l’accesso dei propri cari ai servizi: “Questo è il vero problema, che non è solo economico ma anche etico” continua Vecchiato, che insiste sull’urgenza della definizione dei Livelli essenziali di assistenza “per consentire alle famiglie di tirare un po’ il fiato, garantire la parità dei diritti e meglio tutelare bisogni e diritti delle persone non autosufficienti”.

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