Famiglia

Non autosufficienza: il riparto dei fondi regione per regione

Denuncia della Cisl: «penalizzate le regioni più povere».

di Sara De Carli

La Conferenza unificata Stato-autonomie locali, come è noto, ha raggiunto nei giorni scorsi una laboriosa intesa sul decreto interministeriale per la ripartizione del Fondo per le non autosufficienze. Ma il governo ? commenta ora in una nota il segretario di Cisl-pensionati responsabile di tale materia, Sandro Loschi – non ha minimamente tenuto conto, nella suddivisione del fondo, dei principi di solidarietà e sussidiarietà tra regioni, al fine di garantire un avvio graduale dei livelli essenziali per la non autosufficienza su tutto il territorio nazionale. Pertanto risultano penalizzate, anche in questo segmento di welfare massimamente delicato, le persone non autosufficienti delle regioni più povere: «è ciò che il sindacato voleva evitare».

Ecco comunque il riparto degli stanziamenti. L?intesa ha previsto non solo la ripartizione dei 300 milioni di euro previsti per l?anno 2008 ma anche degli ulteriori 400 milioni di euro per l?anno 2009. Il sistema di ripartizione adottato ha tenuto conto di questi criteri:
– popolazione residente, per regione, d?età pari o superiore a 75 anni, nella misura del 60%;
– criteri utilizzati per il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali di cui all?articolo 20, comma 8, della legge 8 novembre 2000, n. 328, nella misura del 40%.
Dell?intero ammontare, al ministero è riservato 1 milione di euro per ogni anno.

Anno 2008
Totale di 300 milioni di euro, di cui 299 milioni destinati alle regioni. LA rgione che prende più soldi è la Lombardia (14.74%), con oltre 44 milioni di euro. Segue il Lazio, con quasi 26 milioni (8.66%) e la Campania con poco più di 25 milioni (8.41%). In coda Valle D’Aosta, Molise e Basilicata, con cifre che variano fra i 977 mila euro e i 4 milioni.

Anno 2009
Le perecentuali di riparto restano invariate, ma essendo il fondo portato a 400 milioni di euro, le cifre aumentano.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA