Famiglia

Nomadi: piani scuola e villaggi della solidarietà

Così Maroni ribadisce il suo piano davanti alla Commissione bicamerale per l'infanzia

di Redazione

L’obiettivo del governo è “realizzare strutture che abbiano tutti i servizi fondamentali e che siano gestite in modo trasparente, perchè sia garantita la sicurezza di chi vive dentro e di chi vive fuori”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervenuto in audizione presso la Commissione parlamentare per l’Infanzia.
Maroni ha confermato che il censimento dei campi nomadi italiani si concluderà entro il 15 ottobre e ha espresso l’intenzione di superare i campi nomadi attraverso il modello dei “villaggi della solidarietà”. Dopo il censimento delle persone che vivono nei campi nomadi sarà la volta dei “piani di scolarizzazione per i minori”: Maroni infatti ha ripetuto i numeri che aveva già portato nei girni scorsi secondo cui a Roma solo mille minori rom su 7.000 avevano avuto esperienze di scuola.
Quanto alla proposta di concedere la cittadinanza ai minori nomadi senza genitori, Maroni ha ricordato che “è stato fatto riferimento alla legge 91 del 1992”, e che il governo romeno “ha manifestato la propria disponibilità a collaborare per i minori di cittadinanza romena”.


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