Formazione

Noi prof, impreparati a stare in classe

La metà dei neoassunti non si sente pronta a gestire la diversità in classe, il 39% i rapporti con i genitori. I prof si promuovono solo sulle competenze disciplinari

di Redazione

Un insegnante su due, tra i neoassunti fra il 2008 e il 2010, dichiara di non essere abbastanza formato per gestire l’eterogeneità della classe,  che si tratti di stranieri o di disabilità: è insoddisfatto il 50,3% degli insegnanti. Quasi la metà invece (48,1%) ammette di essere debole nelle competenze informatiche e nell’impiegare efficacemente le nuove tecnologie alla didattica.
È quanto emerge da una ricerca di Fondazione Agnelli, che ha raccolto le risposte di 32mila insegnanti  assunti negli ultimi anni (il 38,5% del totale assunti nel triennio di riferimento). Non si tratta di “novellini”, precisa la ricerca, perché in media hanno alle spalle 10 anni di servizio, prima di avere una cattedra. Eppure il loro giudizio sulla formazione ricevuta è negativo. L’insoddisfazione è ridotta tra i docenti della scuola dell’infanzia, mentre cresce considerevolmente tra i docenti della scuola secondaria, ovvero tra quelli che hanno basato la loro preparazione su laurea + Ssis.
I talloni d’Achille degli insegnanti, oltre alla diversità e all’informatica, sono i rapporti con i genitori (le competenze relazionali sono inadeguate per il 39,2%), la condivisione della responsabilità (38,6%) e la capacità di lavorare in squadra (35%).  Ma anche in ambiti più peculiari come la gestione della classe o la capacità di valutare ben più di un insegnante su quattro si considera impreparato.
I prof si auto-promuovono solo su un punto: le competenze disciplinari. Qui il 91,1% dei prof si sente al sicuro.
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA