Politica

Noi che abbiamo ben due ministri

Terzi di Sant'Agata, titolare degli Esteri, è nel board del Cesvi. Parla Giangi Milesi

di Redazione

«Siamo fortunati: Andrea Riccardi e Giulio Terzi sono due dei migliori uomini che potevano essere scelti per il ruolo che ricoprono». È davvero soddisfatto, il presidente del Cesvi Giangi Milesi. Il tandem Terzi-Riccardi (ammesso che sia un tandem, ma questo lo si vedrà col tempo) sembra proprio inorgoglirlo.
Come mai tutto questo entusiasmo?
Conosco Riccardi da molto tempo, ed è sicuramente la persona giusta per riportare la cooperazione italiana all’estero sulle strade che le sono più congeniali: costruire ponti, unire popoli, sanare fratture. La sbronza dello scontro di civiltà è finita, e lo si vede anche da questi segnali.
E Terzi di Sant’Agata?
Il ministro degli Esteri lo conosco ancora meglio, perché tra l’altro è tra i fondatori ad honorem del Cesvi e partecipa attivamente alla vita della nostra ong. È una personalità di grande sensibilità umanitaria, oltre che un diplomatico capace e competente. Queste due nomine mi fanno ben sperare che il “sistema Italia” si rafforzi e sappia dare il giusto peso ai temi della solidarietà e della cooperazione internazionale.
Proprio nessuna nube all’orizzonte?
I problemi non mancano: il dicastero di Riccardi è senza portafoglio, i fondi della cooperazione sono stati azzerati dagli Esteri, le due figure di ministri non si sa bene come lavoreranno insieme e neppure noi ong abbiamo ancora capito a chi ci dobbiamo riferire. Ma sarebbe sciocco dare giudizi in questa fase: è troppo presto.


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