Comitato editoriale
«Noi al fianco delle ong che salvano vite nel Mediterraneo»
A seguito della accuse mosse contro le Ong che operano nel Mediterraneo, l'associazione esprime il proprio sostegno per l’impegno di tutte quelle organizzazioni che ogni giorno salvano centinaia di vite umane nel tentativo disperato di arrivare sulle nostre coste
Impegnata da decenni nel sostegno di bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle e attiva in Italia e nei Paesi di provenienza dei bambini migranti, Sos Villaggi dei Bambini, si schiera al fianco delle Organizzazioni impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo.
L’organizzazione esprime il suo sostegno all’impegno delle organizzazioni che permette di salvare la vita a migliaia di persone che, per mancanza di canali di accesso sicuri verso l’Europa sono costretti a intraprendere la pericolosa traversata del Mediterraneo.
Orso Muneghina, Head of Emergency Response Unit Italia di Sos Villaggi dei Bambini osserva che: «Le critiche mosse in questi giorni alle operazioni di soccorso in mare di migranti non fanno altro che ribadire la necessità e l’urgenza di un impegno serio e costruttivo da parte dell'Italia e dell'Unione Europea tutta». E prosegue: «Nell'assenza di vie sicure e legali come soluzione migliore per garantire protezione a chi ne ha bisogno ed impedire la perdita di migliaia di vite umane, Sos Villaggi dei Bambini Italia ci tiene ad esprimere la più totale condivisione dell'impegno e riconoscenza per il lavoro profuso da diverse Ong nazionali ed internazionali in questi anni. Nel corso del 2016, oltre 4.570 persone hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Di questi, oltre 700 erano bambini».
In una nota Sos Villaggi dei Bambini Italia ricorda che l’organizzazione in Calabria è attiva con un programma di supporto psicosociale e di salute mentale rivolto a minori stranieri non accompagnati ospiti in strutture di prima e seconda accoglienza. Secondo l’associazione, inoltre la legge sui minori stranieri non accompagnati – approvata a fine marzo – grazie alla quale i bambini e i ragazzi non ancora maggiorenni che arrivano in Italia senza una famiglia non potranno essere respinti, ma avranno gli stessi diritti dei loro coetanei dell’Unione Europea, «rappresenta solo un piccolo passo verso un sistema di accoglienza che necessita di essere migliorato».
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