Famiglia

Nocera ringrazia

Terremoto Sottoscrizioni da capogiro. Ma anche noi ci siamo dati da fare

di Gabriella Meroni

«Per fare un prato occorrono un trifoglio e un?ape. Un trifoglio e un?ape/ e il sogno. Il sogno può bastare/ se le api sono poche». Con questi versi di Emily Dickinson, impressi su un ?diploma? stampato in carta di Fabriano, il sindaco e gli abitanti di Nocera Umbra hanno voluto esprimere la loro gratitudine a ?Vita? e ai nostri lettori per gli aiuti inviati alle popolazioni terremotate. Aiuti che si sono concretizzati in una prima tranche martedì 21 ottobre, quando è stato recapitato il primo modulo abitativo, donato attraverso di noi dal nostro abbonato Alessandro, dalle parrocchie milanesi di S. Giuseppe e S. Filippo Neri e dalla ditta Mariani alla famiglia di Stefano Sensi, il bambino di dieci anni affetto da distrofia muscolare per cui avevamo lanciato il nostro appello.
Alessandro ha voluto fare di più di un semplice versamento per l?affitto del container: per assistere alla consegna della nuova ?casa? di Stefano si è infatti recato personalmente a Bagni di Nocera dalla famiglia Sensi, realizzando anche un reportage fotografico di cui pubblichiamo un?immagine. «Per noi questa è una villa», ha esclamato il padre di Stefano, Lanfranco, davanti al modulo abitativo che è stato piazzato nel suo giardino, a poca distanza dalla roulotte in cui la famiglia (composta dai genitori, due figli e i nonni) fino a poco tempo fa era stipata. I Sensi sono stati la seconda famiglia in tutta Nocera a potersi spostare da una roulotte in un container, dopo quella di Edoardo Cogoli, il bimbo di tre anni portatore di handicap il cui caso, segnalato dal nostro settimanale, si è risolto grazie all?interessamento di un imprenditore locale.
Nocera Umbra,oltre a essere uno dei centri più colpiti dal terremoto, è anche uno di quelli in cui la situazione abitativa si va risolvendo con maggiore difficoltà: soltanto in questi giorni è stata completata la mappatura delle aree in cui sistemare i moduli abitativi, che sono in totale 35, un numero deciso per venire incontro agli abitanti delle frazioni che non vogliono allontanarsi dalle loro case. La gara di solidarietà lanciata da ?Vita?, comunque, non accenna a fermarsi. Questi gli aggiornamenti delle ultime settimane: il Comitato intesa del volontariato della provincia di Belluno, che dopo aver letto i casi segnalati da noi si era fatto avanti per risolvere la situazione degli anziani sfollati dalla casa di riposo locale, sta per inviare a Nocera 4 container; sul nostro conto corrente postale, messo a disposizione per ricevere i contributi dei lettori, continuano a piovere soldi: dopo i 7 milioni donati da un lettore di Bologna, sono arrivati anche il ricavato di una lotteria organizzata dal Cral della Sony (1 milione) e il contributo del Liceo ?Manzoni? di Lecco (300 mila lire). Come li utilizzeremo? Secondo le indicazioni dei Servizi sociali di Nocera, cioè per arredare il container che ospiterà gli anziani della Casa di riposo crollata. Un altro caso da noi seguito che si avvia a una felice conclusione. «Servono una cucina a gas con forno elettrico, frigorifero, lavatrice e lavastoviglie, ferro da stiro e un tavolo da lavoro», dice l?assistente sociale Beatrice Boco. «Che acquisteremo con l?aiuto dei lettori di ?Vita?. Gli anziani avranno così una sistemazione più adatta di quella attuale, il palazzetto dello sport».
Nocera si sta dunque lentamente risollevando, ma molto resta da fare. Chi volesse contribuire, lo può fare con un versamento sul ccp 34506204, intestato a Società editoriale Vita, specificando chiaramente la causale ?Pro terremotati?. ?

Lettera
Il vostro affetto per ricominciare

Cari amici di ?Vita?,
approfitto per mandarvi due righe e soprattutto per ringraziarvi di tutto quello che state facendo. Grandi segni di affetto e di solidarietà, così importanti per continuare ad andare avanti, non sentirsi soli, avere speranza e fiducia e, soprattutto, progettare il futuro. A volte un pensiero improvviso mi prende e mi chiedo se Nocera tornerà mai a essere quella di prima: i suoi antichi palazzi, il convento delle Celestine, la cattedrale di San Rinaldo, la piazzetta del Borgo di santa Croce, la pinacoteca e mille altre cose ancora… la cultura, le feste d?estate, le iniziative di incontro tra la gente, le passeggiate e le chiacchierate tra amici sulla piazzetta proprio all?entrata di Nocera. Tutte le mattine quando salivo pian piano in auto per arrivare al mio posto di lavoro, mi promettevo di fotografare la torre Campanaria che fiera s?affacciava sopra le colline, a guardia della città. Avrei voluto farlo al cambio delle stagioni e giocare con le luci e i colori. Ho rimandato sempre e la torre non l?ho mai fotografata. Mi dispiace da morire! Vi ringrazio di cuore. Un bacio e un abbraccio forte da Beatrice, ma anche da tutti i nocerini.
Beatrice Boco
Assistente sociale, comune di Nocera Umbra

Nessuno ti regala niente, noi sì

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