Non profit

No slot: ora la Toscana ha una legge

Unificate 4 proposte di legge. Un solo voto contrario nel Pdl. Distanze di 500 metri dalle scuole, più poteri ai sindaci, Irap più salata per i locali con slot, divieto di pubblicità che incitano al gioco e Osservatorio regionale. Salgon così o a 4 le Regioni che hanno legiferato in materia. In allegato la legge Toscana

di Redazione

Con 38 voti favorevoli su 39 è passata ieri la proposta di legge regionale Disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia (in allegato il testo). Il testo finale ha unificato ben quattro proposte di legge presentate dai gruppi Più Toscana, Pd, Udc e Fratelli d’Italia.

Salgono quindi a 4 le Regioni che si sono dotate di una legge: Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Toscana. E il 15/10 il Consiglio Regionale lombardo licenzierà quella della Lombardia.

Irap maggiorata ai locali con Slot

Sarà vietato aprire le sale da gioco nel raggio di 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri giovanili e sportivi. La Regione concederà contributi agli esercizi commerciali e ai circoli che rimuoveranno dai locali gli apparecchi per il gioco, mentre chi li manterrà dovrà pagare un’Irap maggiorata dello 0,1%. Nell’atto, si stabilisce il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori delle sale saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco. Le Asl, d’accordo con i Comuni, dovranno organizzare corsi di formazione per personale delle sale ed esercenti “finalizzati alla prevenzione e riduzione degli eccessi del gioco patologico”. Infine, sarà costituito un Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, che dovrà monitorare e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione.

Marchio No Slot

“Alla fine siamo giunti, e con soddisfazione, ad un testo congiunto. Un passo importante su una questione di estrema attualità e urgenza sociale. Con questo testo adesso abbiamo regolamentato l’accesso consapevole e responsabile al gioco, il nostro obiettivo è quello di contrastare fenomeni di dipendenza, mettendo in campo misure di recupero e monitoraggio”, commenta Marco Remaschi, consigliere regionale (Pd) e presidente della commissione sanità. “Quello approvato oggi dal consiglio regionale è frutto di un lavoro prezioso; le istituzioni toscane si mettono al fianco di chi combatte contro le ludopatie. Sono convinto dell’efficacia di questo testo perché mette dei paletti precisi: come quello che vieta l’apertura di sale da gioco nei pressi delle scuole, o quello degli incentivi per i gestori che decidono di rimuovere le slot machine. Sarebbe interessante invertire la tendenza in corso, facendo crescere l’orgoglio di tutti i gestori che decidono di esporre fuori dai locali l’etichetta: ‘No Slot’. Abbiamo varato una legge non solo di buon senso ma in grado di mettere in campo misure concrete.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA