Renata Polverini, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio. Lei dice che non servono altre centrali nel Lazio. Non si rischia così un effetto Nimby generalizzato?
Renata Polverini: Il nostro è un Paese che ha un grave deficit energetico. Importiamo la quasi totalità dell’energia necessaria e questo ha un costo enorme in termini di prospettive di crescita e di sviluppo. Personalmente non ho nessuna chiusura pregiudiziale nei confronti del nucleare, ma io sono candidata alla presidenza della Regione Lazio. E il Lazio da questo punto di vista è in controtendenza rispetto al resto del Paese. La nostra regione in tempi rapidissimi diventerà energeticamente autosufficiente e in pochi anni andrà addirittura in surplus, esportando energia verso altre regioni. Per questo ritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di installare nuove centrali nucleari.
Vita: Non si è parlato di siti. Questo vuol dire che lei si sente di garantire che il Lazio non sarà una delle regioni scelte per le centrali nucleari? E cosa succederà a Montalto di Castro, che molti indicano come uno dei siti per le nuove centrali?
Polverini: Voglio ricordare che nel Lazio si sta ultimando la riconversione della centrale di Torrevaldaliga nord a carbone pulito (da olio combustibile) e che questo ha già comportato una forte assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, Comune, Provincia e Regione. A oggi, infatti, è attivo solo uno dei tre impianti, un secondo è in prova e un terzo è in fase di completamento. La stessa centrale a olio combustibile di Montalto di Castro funziona a potenza ridotta. Mettere a regime Torrevaldaliga nord e Montalto di Castro già consentirebbe di andare in pareggio energetico. Mi ricollego dunque alla domanda precedente e ribadisco che la nostra regione è in condizione di arrivare nel medio periodo all’autosufficienza energetica. Gli obiettivi del mio piano energetico sono: riduzione delle emissioni di gas serra, aumento dell’efficienza energetica, incremento di energia prodotta da fonti alternative.
Vita: Non teme di dover affrontare, se venisse eletta governatore, un braccio di ferro con un governo che politicamente è del suo stesso colore, se la scelta dovesse cadere sulla sua regione?
Polverini: Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri dice chiaramente che nessuna decisione sarà presa senza il consenso delle Regioni.
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