Welfare

No global: Lucà (Ds) incontra i 7 detenuti a Viterbo

Sono ''seriamente preoccupati'' per il futuro e in qualche caso ''letteralmente terrorizzati per l'abnormita' delle accuse piovute loro addosso'

di Redazione

Sono ”seriamente preoccupati” per il futuro e in qualche caso ”letteralmente terrorizzati per l’abnormita’ delle accuse piovute loro addosso” i sette attivisti no global detenuti nel carcere di Viterbo sugli sviluppi dell’indagine della procura di Cosenza. Mimmo Luca’ (Ds) li ha incontrati ”uno ad uno” all’interno dell’istituto penitenziario. ”Non riescono a comprendere i motivi della custodia cautelare, una misura che appare loro assolutamente inspiegabile e sconcertante. In quel gruppo -dice Luca’- ci sono ragazzi che avrebbero dovuto cominciare un lavoro in questi giorni, c’e’ chi non fa altro che piangere e disperarsi, chi rifiuta di mangiare, chi si e’ fatto visitare da uno psicologo”. Per questo motivo Luca’, responsabile Associazionismo e Terzo settore dei Ds, esorta ”le istituzioni a non dimenticare questi ragazzi in carcere. La magistratura, che va sempre rispettata nelle sue decisioni, faccia al piu’ presto il suo lavoro. Ci auguriamo che il tribunale del Riesame compia al piu’ presto la trattazione degli atti, nella speranza che tutta la vicenda sia ricondotta alle sue reali dimensioni, alla luce dei principi e dei valori della Costituzione”. Tra tutti i detenuti di Viterbo, ”soltanto Francesco Caruso sta vivendo serenamente questa vicenda. Appare perfino ironico nei suoi commenti, ribadisce l’appello al movimento a manifestare in modo misurato e responsabile. Tutto sommato -conclude il deputato Ds- questa storia non ha fatto altro che accrescere la sua visibilita’ e la sua notorieta’ all’interno del movimento”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA