Welfare

No global: due indagine confluite in una sola inchiesta

Due diverse indagini di polizia e carabinieri, nei confronti di persone della stessa area antagonista quelle che hanno portato oggi all'emissione di ordinanze di custodie cautelari

di Redazione

Sono due diverse indagini di polizia e carabinieri, ma nei confronti di persone della stessa area antagonista quelle che hanno portato oggi all’emissione di ordinanze di custodie cautelari da parte dell’autorita’ giudiziaria di Cosenza. Secondo quanto si e’ appreso, in particolare, il Ros dei carabinieri ha avviato le indagini nei confronti dei principali esponenti della ‘rete del sud ribelle’ intorno al settembre dell’anno scorso, concludendole nello scorso mese di luglio, con particolare riferimento agli episodi di devastazioni e saccheggio verificatesi in occasione del G8 di Genova tra il 19 e il 21 luglio 2001. L’indagine si e’ poi estesa anche agli atti vandalici e ai disordini avvenuti durante il Global forum di Napoli nel marzo 2001. Parallelamente si e’ svolta un’indagine della Digos di Cosenza incentrata in gran parte sugli stessi episodi e sugli stessi soggetti; ecco perche’ l’autorita’ giudiziaria che procede e’ quella di Cosenza. Per quanto riguarda l’attivita’ di indagine compiuta dal Ros, questa – secondo quanto si e’ appreso – ha portato alla emissione di 6 ordinanze di custodia cautelare (5 in carcere ed una domiciliare) nei confronti di altrettanti esponenti della ‘rete del sud ribelle’. Nell’ambito dello stesso procedimento il magistrato ha ordinato altri 14 provvedimenti cautelari (8 in carcere e 6 domiciliari), che sono il risultato dell’indagine della Digos di Cosenza. Le esecuzioni delle ordinanze di custodia cautelare disposte dal Gip di Cosenza nei confronti di esponenti della ”rete del sud ribelle” sono state posticipate di alcuni giorni rispetto a quanto previsto, forse per consentire il regolare svolgimento della manifestazione no global di Lecce di mercoledi’ scorso. Secondo quanto si e’ appreso, infatti, i provvedimenti dovevano essere eseguiti martedi’ 12 novembre, alla vigilia della manifestazione no global con cui si intendeva contestare la riunione dei ministri dell’Interno dei paesi dell’Iniziativa adriatico-jonica sull’immigrazione. Quella manifestazione si e’ poi regolarmente tenuta e, nonostante alcuni momenti di tensione, con lancio di uova tra un gruppo di anarchici e la polizia, si e’ conclusa senza nessun particolare problema. A Lecce era presente lo stesso Francesco Caruso, che ha partecipato al corteo ed anche ad una occupazione simbolica dei binari della ferrovia. La decisione di emettere le ordinanze di custodia cautelare ha richiesto una lunga riflessione da parte del Gip di Cosenza; le richieste di arresto formulate dal Pm, infatti, risalgono – secondo quanto si e’ appreso – a meta’ agosto.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA