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Nizza, chi era l’autista alla guida del camion
Si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, aveva 31 anni ed era residente a Nizza. Nato in Tunisia era in libertà vigilata dal 27 gennaio scorso. «Aveva gli occhi da pazzo», hanno raccontato alcuni superstiti
di Anna Spena
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Ad uccidere 84 persone che “volavano come birilli” e a ferirne un centinaio (tra cui 54 bambini) è stato un franco-tunisino di 31 anni. Residente a Nizza ma nato in Tunisia. Dal 27 gennaio scorso era in libertà vigilata e indagato per piccoli reati, ma sconosicto all'intelligence.
Si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, a rendere noto il nome il quotidiano “Nice Matin”. L’uomo mentre “guidava” a zig zag sulla promenade Des Anglais, il lungomare della cittadina transalpina, ha sparato indistintamente sulla folla con una pistola calibro 7.65; poi è stato ucciso dagli agenti. «Aveva gli occhi da pazzo», hanno dichiarato i testimoni.
Ha continuato ad andare ad 80 Km/h per due chilometri. Era solo a bordo del veicolo: ha fatto una strage. La polizia lo ha identificato grazie alle impronte digitali. Secondo le prime indiscrezioni, l'uomo era sposato con tre figli, ma stava divorziando e aveva problemi di soldi.
Sul camion, riferisce la polizia, sono state trovate una serie di armi fittizie e una granata non operativa; la sua carta d’identità, una carta di credito, la patente e un cellulare. La polizia ha perquisito l’abitazione del killer, un piccolo appartamento nel boulevard Henri Sappia,quartiere a nord della città.
Il camion utilizzato per l’attentato terroristico è stato noleggiato il 13 luglio a Saint-Laurent-du-Var, un comune dell’area urbana a 5 chilometri da Nizza: il tir pesa 25 tonnellate. Le Figaro ha riferito: «L’autista era solo a bordo. Se ha avuto complici è stato a monte».