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Nigeria: scontro politico per il petrolio

Lo Stato nigeriano di Abia denuncia il regime di Obasanjo la mancata redistribuzione dei proventi petroliferi tra i 36 Stati federali

di Joshua Massarenti

Lo Stato di Abia (sudest della Nigeria) ha deciso di fare causa direttamente contro il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, accusato di rifiutarsi di redistribuire ai 36 Stati delle Federazione nigeriana il surplus di benefici ottenuti dal rialzo dei prezzi del petrolio sul mercato internazionale. Lo ha riferito oggi l’Afp.

Lo Stato di Abia ha chiesto alla Corte suprema di costringere Obansanjo di spartire i proventi petroliferi agli Stati e ai loro consigli di governi locali, in conformità alla Costituzione. L’articolo 162 della Costituzione nigeriana stipula che “i soldi accreditati alla federazione dovranno essere distribuiti al governo federale e ai governi degli Stati, oltre che ai consigli di governi locali di ciascun Stato”.

Il conto della federazione è un conto speciale sul quale tutte le rimesse del governo federale, eccezion fatta per il montante dell’imposta sulle rimesse delle forze armate e della polizia, sono versate. Malgrado le richieste più volte reiterate dallo Stato di Abia, il governo federale si è rifiutato di distribuire il surplus monetario ottenuto dai proventi petroliferi.

Da dicembre 2003, il governo federale ha incassato oltre 1,9 miliardi di euro di surplus petroliferi sostengono gli accusatori di Obasanjo. A guidare questa “ribellione”, il giovane e ricco governatore dello Stato di Abia, Orji Uzor Kalu, tra i più feroci oppositori dell’attuale presidente nigeriano e che si è ufficialmente candidato alle presidenziali previste per il 2007.

La Nigeria è il più grande produttore petrolifero del continente africano. Dal petrolio, trae il 95% delle sue rimesse all’esportazione.

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