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Nigeria: nel 2015 sono già 1000 le vittime civili del terrorismo
È la drammatica denuncia di Human Rights Watch, che ha contato i morti innocenti lasciati sul terreno dalla violenza del gruppo islamista. Nel 2014 la strage aveva provocato oltre 3700 vittime. Ma per loro nessuna marcia di protesta
Gli attacchi del gruppo armato islamista nigeriano Boko Haram hanno già provocato oltre 1000 vittime civili nel 2015. E' quanto denuncia Human Rights Watch sottolineando come i terroristi abbiano assaltato decine di villaggi, compito uccisioni di massa e rapimenti non solo in Nigeria ma anche, da febbraio in avanti, in paesi vicini come Camerun, Ciad e Niger.
Le testimonianze raccolte dall'organizzazione a fine gennaio tra i profughi costretti a lasciare le città di Yobe, Adamawa e Borno hanno rivelato livelli di crudeltà inenarrabili. Dall'inizio della scorsa estate i guerriglieri di Boko Haram – scrive Human Rights Watch – hanno assunto il controllo di centinaia di villaggi e città in 17 distretti governativi situati nel Nord Est della Nigeria, anche se da alcuni di questi sono stati costretti a ritirarsi in questo mese di marzo in seguito al contrattacco degli eserciti regolari nigeriano e ciadiano. “Di settimana in settimana le notiziwe delle atrocità commesse da Boko Haram nei confronti dei civili si aggravano”, ha dichiarato Mausi Segun, responsabile nigeriano di Human Rights Watch. “Il governo deve intervenire militarmente e agire innanzitutto per proteggere i civili”.
Dall'inizio degli attacchi del gruppo islamista, nel giugno del 2009, le persone costrette a lasciare le proprie case per sfuggire a razzie e omicidi sono state un milione, secondo i calcoli dell'unità di crisi Nigeria’s National Emergency Management Agency. E secondo Human Rights Watch nel 2014 sono state almeno 3750 le vittime civili di Boko Haram, un numero destinato a essere superato nel 2015 se le stragi, compresi gli attacchi suicidi ai mercati, continueranno con il ritmo degli ultimi tre mesi.
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