Politica

Nigeria: elezioni regionali, Obasanjo vince

Almeno cinquanta morti. Scontri tra l'opposizione e le forze dell'ordine. Obasanjo supera il test delle amministrative, ma le tensioni rimangono altissime

di Redazione

Elezioni amministrative macchiate di sangue. La probabile vittoria del partito del presidente Obasanjo è stata largamente trascurata dagli scontri, le violenze e le decine di morti che si sono verificati in un week-end elettorale di altissima tensione politica. “I sostenitori dell’opposizione” si legge nella nota di agenzia diffusa dall’Ansa, “hanno dato fuoco a edifici, bloccato strade e assediato seggi, mentre i primi risultati mostrano una netta affermazione del partito al potere”.

Secondo la stampa nigeriana, circa 50 persone sono state uccise in episodi legati al voto di ieri per i governatori dei 36 Stati del Paese, che prelude e dovrebbe dare un’indicazione per le elezioni presidenziali, in programma sabato prossimo. Uno dei risultati piu’ attesi, quello dell’importante Stato di Lagos, che ospita l’omonima metropoli – la piu’ grande citta’ del Paese – si e’ avuto in serata: ha vinto, come del resto era previsto, il candidato dell’opposizione Babatunde Raji Fashola, dell’Action Congress (Ac). Lagos, del resto, e’ una roccaforte dell’opposizione. Secondo il pprtavoce della commissione elettorale regionale di Lagos, Femi Akinbiyi, Fashola ha vinto in 19 delle 20 circoscrizioni dello Stato di Lagos, lasciandone solo una a Musiliu Obanikoro, il suo rivale del Partito democratico del popolo (Pdp), la formazione del presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, al potere a livello federale.

In mano all’opposizione da otto anni, Lagos era una delle grandi poste in gioco in questa consultazione, e il Pdp, che controlla attualmente 28 dei 36 Stati nigeriani, si era strenuamente battuto per conquistarla. Impresa che non gli e’ riuscita. Il Pdp, comunque, si e’ affermato in 11 dei 14 Stati di cui la commissione elettorale ha annunciato finora i risultati. I partiti dell’opposizione ne hanno conquistati tre. Nello Stato del Delta del Niger (sud), noto tra l’altro per i sequestri di stranieri che lavorano nell’industria petrolifera, giovani armati hanno incendiato case e bloccato strade nella citta’ di Warri. Per impedire disordini all’annuncio dei risultati, la polizia ha vietato per almeno 48 ore qualsiasi manifestazione nel Paese.

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