Mondo

NIgeria: 100 morti e 1000 feriti in scontri per il petrolio

Due milizie di etnie diverse si sono fronteggiate per motivi di interesse legati al greggio

di Gabriella Meroni

Quasi cento morti e oltre mille feriti sono il bilancio della guerra scoppiata la settimana scorsa tra milizie etniche rivali a Warri, centro petrolifero strategico nel sud della Nigeria. Le cifre sono state fornite oggi dal presidente della la Croce rossa nigeriana, Emmanuel Ijewere. “Abbiamo buone reagioni per credere che i morti siano quasi cento e i feriti oltre mille”, ha detto. La situazione e’ tornata tranquilla da mecoledi’, quando con l’intervento dell’esercito i gruppi rivali hanno accettato un cessate il fuoco. A contrapporsi sono le etnie Ijaw e Itsekiri: la prima contesta al governo favoritismi verso la seconda e rivendica una quota maggiore dei proventi derivanti dalle esportazioni di greggio. Gli scontri dei giorni scorsi, iniziati lungo i corsi d’acqua del Delta del Niger e poi estesisi fino a Warri, sono stati i piu’ violenti da cinque mesi a questa parte: in marzo una rivolta degli Ijaw costrinse le principali compagnie petrolifere a fermare il 40 per cento degli impianti di estrazione.


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