Mondo

Niger: pazzi per un piatto di cavallette grigliate e speziate

Devastanti per l'agricoltura, le cavallette sono cibo prelibato per i nigerini

di Joshua Massarenti

Nonostante per il 2004 il Niger accusi una deficit cerealico di oltre 250mila tonnellate causato dall’invasione di cavallette, l’insetto più temuto dell’Africa occidentale è paradossalmente uno dei più pregiati dal popolo nigerino che ne consuma a go-go come complemento nutritivo. “Se non trattati agli insetticidi, le cavallette sono ricchissime in proteine” assicura Yahaya Garba, tecnico alla direzione della Protezione dei vegetali di Nyamey, la capitale del Niger. Se nel passato le cavallette erano consumate in periodi di insicurezza alimentare, oggi l’insetto fa da aperitivo ai pasti veri e propri. Nel mercato di Katako, situato nel cuore della città, ogni settimana camion interi giungono dalla provincia pieni di cavallette imballate in sacchi di 100 kg venduti tra i 23 e i 30 euro. A guadagnarci, sono anche le migliaia di donne e bambini del mondo rurale che all’alba vanno a caccia di cavallette per poi rivenderle nei piccoli mercati rurali. “Tuttavia, si tratta di un commercio poco redditizio perché dura solo pochi mesi” sostiene un grossista di Niamey. A valle, c’è il rischio per il consumatore di acquistare cavallette “bombate” di insetticidi. Per questo, ad ogni fine campagna agricola, il ministro della sanità nigerina diffonde alle radio messaggi informative contro il consumo di cavallette trattate agli insetticidi. “Ma sebbene registriamo casi di gastrointerite, è difficile provare che siano legati al consumo di cavallette” sostiene Jabir Aissatou, infermiera a Daizaibon, un quartiere periferico di Nyamey.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA