Formazione
Niger: la scheda della Farnesina sulla sicurezza
Sul sito anche l'elenco dei paesi attualmente a maggior rischio
di Redazione
La Farnesina continua a seguire da vicino l’ evoluzione della situazione dei due italiani ancora dispersi in Niger, dopo il sequestro di 21 connazionali nel Sud del Paese.
Ecco le raccomandazioni che l’Unità di crisi, dal sito internet del Mae, esprime nella scheda relativa al Niger:
«In tutto il Paese, prevalentemente nella zona Nord ma anche sulla strada internazionale Niger ? Burkina Faso, avvengono sporadici episodi di banditismo.
Si consiglia, prima di intraprendere delle escursioni, di segnalare la propria presenza all?Ambasciata d?Italia in Abidjan e/o al Vice Consolato di Niamey, comunicando itinerari e durata del soggiorno. Si consiglia, altresì, di ricorrere ai servizi di guide altamente qualificate, qualora l?escursione interessi zone desertiche o comunque scarsamente abitate.
Per le escursioni in zone desertiche, assicurarsi che l?agenzia alla quale ci si è rivolti sia munita di telefono satellitare, scorte d?acqua, carburante, pezzi di ricambio essenziali, pneumatici di scorta e che l?escursione venga effettuata sempre con almeno due veicoli.
Si consiglia, inoltre, di controllare le autorizzazioni governative che consentono all?agenzia di effettuare i circuiti richiesti. In caso di dubbio contattare le Autorità locali quali il Ministero del Turismo, la Prefetture, la Polizia per informarsi sulla sicurezza del circuito. In caso di escursioni individuali senza agenzie, i suddetti contatti sono necessari.
Si raccomanda inoltre, di contattare prima della partenza e immediatamente all?arrivo l’Ambasciata d’Italia a Abidjan, comunicando eventuali spostamenti sul territorio e attenendosi, durante la permanenza, ai suggerimenti forniti. Si consiglia, inoltre, di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel sito www.dovesiamonelmondo.it».
Nel sito è disponibile anche un notiziario mensile con informazioni sicure sulla situazione dei Paesi maggiormente pericolosi, destabilizzati, in emergenza terroristica, ambientale o sanitaria. Su agosto si trovano enumerati, oltre a Libano e Congo, anche Barhain, Egitto, Ecuador, Regno Unito (sotto minaccia di attacchi insieme a Usa, Irlanda e Canada), Filippine, Costarica, Indonesia, Etiopia, Messico, India, Yemen.
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