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Niger: conferenza contro il lavoro forzato

Il lavoro forzato, la schiavitù e nuove forme di sfruttamento presenti nel Paese sono il tema su cui si confronteranno 70 capi tradizionali del Niger

di Emanuela Citterio

A Niamey si incontrano oggi 70 capi tradizionali del Niger per prendere parte alla Conferenza sul lavoro forzato, organizzata dall’Ufficio internazionale del lavoro (Bit) e inaugurata ieri al Palazzo dei congressi della capitale nigerina. Il programma dei tre giorni di approfondimento è focalizzato sui vari tipi di asservimento della persona presenti nel Paese, sia come retaggio del passato che come moderno sistema di sfruttamento della persona e del bambino. Sono in agenda la schiavitù tradizionale, ancora praticata in alcune località del Niger, così come le violenze e le coercizioni subite da minori perché diventino fonte di reddito, ad esempio nel caso della prostituzione infantile. La Conferenza in corso a Niamey – riferisce l’agenzia Misna – è stata rivolta ai leader tradizionali per l’influenza che sono in grado di esercitare presso le rispettive comunità. Il loro coinvolgimento in alcune recenti iniziative sociosanitarie lanciate dall’Unicef si è del resto rivelato determinante per la loro riuscita, come nel caso della campagna di vaccinazione contro la poliomielite.

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