Welfare

Niente ricongiungimenti per le coppie di fatto

Lo stabilisce la Cassazione per una coppia mista in attesa di un bambino

di Benedetta Verrini

L’arrivo di un figlio non legittima il cittadino extracomunitario legato ad un’italiana da un rapporto di convivenza more uxorio, ad ottenere il diritto al ricongiungimento familiare.

Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza 20134 del 23 settembre 2010, che prima ha affermato che la convivenza non è tra le cause legittimanti il ricongiungimento, ed inoltre lo stato di gravidanza della compagna, cittadina italiana, è irrilevante ai fini dell’espulsione, poichè, si legge in sentenza, “la causa di esclusione della espulsione prevista dall’art. 19, secondo comma, lett. d), del d.lgs. n. 286 del 1998, nella formulazione risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 286 del 1998, consistente nella sussistenza di un rapporto di coniugio, e di convivenza, dell’espellendo con una donna in stato di gravidanza, opera a condizione che tale rapporto trovi riconoscimento nell’ordinamento giuridico dello Stato di appartenenza dello straniero, ponendosi una diversa interpretazione, irragionevolmente estensiva della previsione, in contrasto con l’interesse nazionale al controllo dell’immigrazione”.

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