Politica

Niente posto all’asilo? la toscana ti rimborsa

Voucher. 1.500 euro per una baby sitter o un nido privato

di Redazione

Iniziativa della Regione Toscana per le famiglie dei bambini che rimangono esclusi dalle graduatorie comunali per gli asili nido: un voucher da 1.500 euro a famiglia per inserire il bambino in un nido privato o, in alternativa, per assumere una baby sitter iscritta all?albo regionale. Beneficiari circa 800 bambini, liste d?attesa abbattute del 10%.

Non trovare posto per un figlio all?asilo nido è un bel problema. Spesso irrisolvibile senza mettere in conto esborsi astronomici (per assumere una baby sitter) o suppliche strappalacrime (ai nonni o ad altri parenti, pronti magari a rinfacciare il ?favore? per l?eternità).

Così è quasi dappertutto, ma non in Toscana. La Regione infatti ha varato una rivoluzionaria iniziativa per le famiglie a basso reddito i cui bambini non sono riusciti a entrare in graduatoria per gli asili nido pubblici: un buono spesa da 1.500 euro per frequentare, fino alla fine dell?anno scolastico in corso, un nido privato. Oppure, in alternativa, essere affidati alle cure di baby sitter iscritte nell?albo regionale.

Dopo i 19 milioni di euro messi in bilancio per il 2008 (6 in più rispetto al 2007) per i servizi all?infanzia e i 3 milioni per la costruzione di 17 fra asili nido, centri gioco e centri per bambini e genitori, la Regione ha investito 1,4 milioni di euro per tagliare le liste di attesa dei nidi. Con queste risorse, 933 bambini d?età inferiore ai tre anni saranno ?collocati? in una situazione adatta a loro, grazie ai buoni erogati dai Comuni secondo l?ordine della graduatoria d?attesa.

Le famiglie che beneficeranno del voucher dovranno rivolgersi a strutture accreditate e a baby sitter regolarmente assunte, rendicontandone poi l?utilizzo. Al momento i Comuni che hanno una lista di attesa per gli asili nido sono 118 su 287. Oltre 9.500, invece, i bambini che aspettano di gattonare all?asilo. Grazie al provvedimento le liste saranno abbattute del 10%: secondo dati provvisori forniti dalla Regione (il bando scadeva il 15 marzo) 55 Comuni hanno richiesto il bonus, diretto a più di 800 bambini. «Si tratta di un buon risultato che premia lo sforzo della Regione per incrementare l?offerta di servizi alle famiglie con minori da zero a 3 anni», afferma l?assessore regionale alla Formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini.

Un successo ottenuto con il contributo decisivo del terzo settore. Senza l?offerta di nidi privati, infatti, non sarebbe stato possibile alleggerire le liste d?attesa degli asili pubblici. «La Regione», osserva Simoncini, «ha investito per la costruzione delle strutture ma i tempi sono lunghi. Grazie alle strutture del privato sociale e alle babysitter, nei piccoli comuni in cui non ci sono servizi privati riusciremo a dare una risposta immediata alle mamme che lavorano». Non solo: con questa iniziativa la Toscana si avvicina al traguardo di Lisbona: un bambino su tre all?asilo entro il 2010. Solo quattro punti percentuali separano, infatti, la Toscana dall?obiettivo 33%: un bel 29%, pari al triplo della media italiana.

Per saperne di più:www.intoscana.it


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