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Niente panico, …c’è la Lega

Aiutare le persone “prigioniere del panico” e di altre fobie simili, limitate quindi in ogni aspetto della propria libertà. Ecco lo scopo principale della L.I.D.A.P.

di Rosanna Schirer

Aiutare le persone ?prigioniere del panico? e di altre fobie simili, limitate quindi in ogni aspetto della propria libertà. Ecco lo scopo principale della Lega Italiana per il disturbo da attacchi di panico (L.I.D.A.P.), l?associazione nata oltre sei anni fa a La Spezia grazie a un gruppo di volontari impegnati nell?aiuto, nella cura e nell?assistenza alle persone affette da attacchi di panico, ansia, agorafobia (ovvero la paura degli spazi sconosciuti e quindi minacciosi) che talvolta possono portare anche gravi crisi depressive. La L.I.D.A.P. si occupa di programmare, per i pazienti colpiti da queste fobie, un percorso terapeutico alternativo, senza però sostituirsi alle realtà già esistenti sul territorio con le quali collabora attivamente da sempre. In genere la terapia medica per questo tipo di fobie comprende l?assunzione di farmaci in grado di curare gli aspetti biologici (quali, ad esempio, l?ansia, il panico e l?eventuale depressione), l?assistenza psicoterapeutica per l?aspetto psicologico dei sintomi e quella socioterapeutica, quest?ultima svolta grazie al contributo dei gruppi di auto-aiuto. Non bisogna dimenticare, infatti, che il percorso di guarigione, difficile per qualsiasi paziente, il più delle volte parte da un forte rapporto di dipendenza che può essere stabilito con il farmaco, con l?accompagnatore o con il medico curante. Non a caso i pazienti che si sottopongono ai trattamenti fin dalle prime fasi imparano a impegnarsi attivamente attraverso la relazione terapeutica attiva anche con i gruppi di auto-aiuto, fondamentali a qualsiasi livello, in modo da ottenere, infine, la completa ripresa dell?attività sociale e professionale. L?associazione, oltre ad avvalersi della preziosa collaborazione di operatori specializzati che compongono tra l?altro anche il Comitato di consulenza scientifica, di psichiatri, psicoterapeuti, psicoanalisti e legali, impegnati nel tentativo di programmare un tipo di intervento terapeutico ?mirato? al singolo caso, vanta ben quaranta gruppi di auto-aiuto. Tra le tante attività della L.I.D.A.P. bisogna segnalare proprio l?organizzazione di programmi e corsi di formazione allo scopo di preparare gli esperti in assistenza ai gruppi in modo da garantire al singolo gruppo e a ogni socio, il percorso e la strategia più idonea. È importante sottolineare, infatti, che i momenti di confronto tra il paziente e i gruppi, sempre costruttivi, servono anche a realizzare e ampliare una rete informativa corretta in grado di supportare la ricerca di nuove terapie e soluzioni atte a migliorare la qualità della vita dei pazienti. L?associazione, impegnata in vari campi, è convenzionata con molte strutture pubbliche e collabora con le più importanti università italiane. Offre poi una serie di servizi, tra cui, ad esempio, una linea telefonica d?ascolto che fornisce diverse informazioni. Inoltre mette a disposizione degli associati ogni tipo di specialista indispensabile per redigere diagnosi precise e per programmare terapie individuali. La L.I.D.A.P. offre consulenza in relazione alle molte problematiche legate al mondo del lavoro (battendosi anche per sensibilizzare l?opinione pubblica studiando insieme ai Sindacati dei lavoratori, dei datori e con gli Enti pubblici previdenziali strategie che possano tutelare i diritti dei pazienti), edita una rivista periodica, partecipa e organizza incontri a livello locale e nazionale ma anche seminari, workshop e convegni. La scheda Nome Lega Italiana Per il disturbo da attacchi di panico Indirizzo Via Piandarana, 4 – 19122 La Spezia Telefono 0187/703685 Presidente Valentina Cultrera Scopo Assistenza alle persone affette da attacchi di panico Data di nascita 1991 Prevenzione Quattrocento fobie Secondo la moderna psichiatria esistono più o meno quattrocento diverse forme di fobia. Tra le più frequenti bisogna segnalare, oltre alla claustrofobia (paura degli spazi piccoli e chiusi), ad acrofobia (paura dell?altezza) e zoofobia (paura degli animali, anche i più comuni), proprio gli attacchi di panico, l?ansia e l?agorafobia, paure che limitano la libertà di un individuo e possono portare gravi crisi depressive. Bisogna aggiungere, tra l?altro, che anche i bambini, già nei primi anni di vita possono soffrire di stati ansiosi, come ad esempio, quelli espressi dalla paura della notte e del buio, o dalla fobia della scuola. In genere, nei ragazzi fino ai 7 anni d?età, l?angoscia si manifesta attraverso il corpo che alimenta varie malattie somatiche (come cefalea, vomito, classici mal di pancia, dolori agli arti), mentre intorno agli 11-12 anni si esprime con crisi di collera, continue richieste o continui cambiamenti nel comportamento. E, anche in questo campo, prevenire significa soprattutto informare e sensibilizzare. Non a caso, i dati relativi ad alcune statistiche indicano che si accorciano i tempi di risoluzione quando stati ansiosi e fobie vengono riconosciute e trattate adeguatamente con terapie immediate e mirate.


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