Politica

Niente multa se lo stadio copre i cori razzisti

Novità da una sentenza dei giudici sportivi: niente multa o squalifica per le squadre i cui tifosi "buoni" coprono volutamente, con fischi o applausi, i cori razzisti dei tifosi violenti

di Gabriella Meroni

Una novità antirazzista dalle decisioni della giustizia sportiva. I giudici del pallone d’Italia hanno infatti scritto una pagina veramente innovativa sul problema dei cori dei tifosi contro giocatori di colore: quando una parte dei tifosi comincia a fare, per esempio, “buu buu” ai giocatori neri – insomma quando ci sono manifestazioni razzistiche -, se il resto dello stadio prende posizione contro quei cori, fischiandoli o coprendoli in qualche modo, la squalifica, o la multa, non scattano più. Il fatto fa riferimento a quanto accaduto domenica. I tifosi di Lazio (contro il Perugia) e del Napoli (con l’Inter) si erano resi protagonisti nei confronti degli avversari di colore dei soliti, insulsi, cori razzisti. Ma il resto del pubblicò coprì quei cori con fischi e applausi. Risultato: Lazio e Napoli sono state perdonate. Quegli applausi a coprire i cori razzisti sono infatti valsi a Napoli e Lazio una dichiarazione di non punibilità da parte del giudice sportivo, in relazione alla responsabilità oggettiva. Il giudice ha rilevato ha rilevato che “al 33′ del secondo tempo” nel caso del Napoli e “alcune volte nel corso dell’ incontro” in quello della Lazio, alcuni loro sostenitori “intonavano cori caratterizzati da inequivoco significato di discriminazione razziale nei confronti di un calciatore avversario; nell’immediatezza, tali cori erano seguiti da una manifestazione di opposto significato, espressione di correttezza sportiva, ad opera di altri sostenitori della medesima società”. In base all’art.6 bis comma 2 del codice di giustizia sportiva, il giudice ha disposto la non punibilità.


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