Non profit
Niente fondi sotto lalbero. Lattesa si prolunga nel 2008
Spetta alla Solidarietà, alla Ricerca e alla Sanità erogare le quote. Ma non lo sanno...
hi sperava di trovare sotto l?albero una bella busta con i fondi del 5 per mille 2006, cambi in tutta fretta la letterina a Babbo Natale. Quei soldi entro l?anno non li vedrà.L?ennesima speranza tradita dal ministero dell?Economia, il questa vicenda ormai infinita, riguarda infatti la scadenza «psicologica» del 31 dicembre 2007 come termine entro il quale sarebbero stati liquidati gli importi relativi alla prima edizione del 5 per mille, 328 milioni di euro destinati a onlus, enti della ricerca scientifica e sanitaria, servizi sociali dei comuni. Non si potrà rispettare questo termine semplicemente perché la procedura di pagamento non è ancora iniziata. Proprio così: nei palazzi dell?amministrazione finanziaria, e anche dei tre ministeri coinvolti (Solidarietà sociale, Sanità e Ricerca) si sonnecchia beatamente, ignorando quanto disposto dal Dpcm del 20 gennaio 2006 (quasi due anni fa) sulle modalità di «corresponsione» delle quote del 5 per mille. In sintesi, al comma 6 del decreto si diceva così: al termine delle verifiche (i primi di ottobre, n.d.r.), l?Agenzia delle entrate trasmette i dati ai ministeri e alla Ragioneria generale dello Stato; i ministeri li ri-trasmettono alla Ragioneria (passaggio inutile? sì, ma dovuto), la quale emette un provvedimento che autorizza la spesa necessaria (328 milioni); i ministeri quindi corrispondono le somme che spettano a ciascuno. Ebbene, l?unico passaggio avvenuto, a oggi, è la trasmissione dei dati dall?Agenzia delle Entate alla Ragioneria. Sul resto, buio fitto. «Stiamo contattando i ministeri proprio in questi giorni», fanno sapere dalla Ragioneria, «per avere da loro gli elenchi degli aventi diritto. Poi predisporremo il decreto di variazione di bilancio». Quando? «A breve, ma non sappiamo quando». Ah, grazie. I ministeri però a quanto pare sono all?oscuro di tutto: lo è sicuramente il dicastero di Fabio Mussi, oltre 51 milioni di euro da distribuire a 406 enti: «Non sappiamo niente», comunicano, «forse bisogna chiedere al Tesoro?». Sì, vabbe?. Proviamo con la Sanità, 46 milioni per 47 enti: «Gli uffici che se ne occupano non ci rispondono», si arrendono gli addetti all?ufficio stampa dopo due giorni di telefonate a vuoto. Ottimo. Ma il caso più clamoroso è quello del ministero della Solidarietà sociale, un ?topolino? quanto a dipendenti e staff rispetto agli altri due, che dovrebbe da solo far fronte al pagamento di circa 193 milioni di euro a quasi 21mila organizzazioni. Come? Presumibilmente attraverso la solita prassi: invio di 21mila raccomandate con l?invito a trasmettere, sempre tramite raccomandata, le coordinate bancarie per l?accredito. Un compito immane. Come lo stanno affrontando i tecnici del ministro Ferrero? Per evadere una tale mole di lavoro, i collaboratori del direttore generale del Dipartimento per il volontariato Nereo Zamaro dovrebbero stare tutti pancia a terra e buste in mano, e invece? «Non so niente, deve chiedere al direttore», è il ritornello della segreteria di Zamaro. Il quale però è sempre in riunione. E intanto le onlus aspettano.
Il Cud col buco
Niente riquadro del 5 per mille nella bozza del CUD 2008 pubblicata sul sito dell?Agenzia delle Entrate. Questa la sorpresa che i contribuenti hanno trovato in settimana. Visto che la Finanziaria che conferma la misura fiscale anche per l?anno prossimo è ancora in discussione – dicono dall?Agenzia – occorre aspettare che sia approvata prima di inserire il riquadro. E? la burocrazia, baby.dff
E proprio mentre questo numero di Vita andava in stampa, sono stati resi noti gli elenchi delle scelte degli italiani relative al 5 per mille 2007. Notizie su www.vita.it e sul prossimo numero uno speciale dedicato alla novità, ricco di numeri e commenti.
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