Mondo
Niente ferie per la cooperazione italiana allo sviluppo
Quattro bandi importanti da gestire, l’allargamento dei criteri per l’iscrizione all’albo delle realtà non profit e il tanto atteso arruolamento di nuove risorse umane. Non sarà un’estate di tutto riposo per l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che accelera il passo per implementare la legge 125
Circa 250. E’ il numero di proposte progettuali ricevute dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo il 28 giugno scorso, data di scadenza del bando rivolto alle organizzazioni della società civile per progetti nel Sud del mondo (Africa in primis). “Una riposta eccellente da parte della società civile”, sostiene a Vita.it la Direttrice dell’AICS, Laura Frigenti. Un record assoluto, che supera di gran lunga i 166 progetti sottoposti nel 2015. Nonostante i ritardi accumulati nella fase di preparazione della gara d’appalto, dovuti principalmente alla creazione ex novo dell’Agenzia stessa nel gennaio 2016 e la conseguente ristrutturazione dell’intera architettura della cooperazione italiana, ora si fa sul serio.
Tanto più che nei prossimi due mesi l’AICS pubblicherà altri tre bandi, come ricorda il sito d’informazione Info Cooperazione, che annuncia un’estate molto calda per la cooperazione italiana e i suoi stakeholders non profit e profit. “Il primo in realtà è già aperto e ha scadenza fissata per il 28 luglio, si tratta dell’Avviso pubblico per la concessione di contributi a iniziative presentate dagli Enti territoriali". Il secondo bando annunciato in uscita a luglio è quello dedicato all’Educazione alla Cittadinanza Globale con una dotazione di 5 milioni (la scadenza per la presentazione dei concept note potrebbe essere per inizio agosto)”. Infine quello probabilmente più atteso perché una novità assoluta, “il bando per il settore privato profit che dovrebbe uscire entro la fine del prossimo mese, anch’esso con una dotazione di 5 milioni di euro”.
La forte enfasi messa dalla nostra agenzia sui partenariati sia tra organizzazioni non profit, che tra non profit e profit sono un indicatore chiaro dello spirito innovativo che ispira l’attività dell’AICS in questa area.
Laura Frigenti, Direttrice dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo
In attesa delle risorse umane…
Ma i bandi, così come tante altre attività che l’Agenzia deve portare avanti, necessitano risorse umane fresche di cui l’AICS ha un disperato bisogno. Una finestra è stata aperta grazie all’interpellanza parlamentare presentata in urgenza il 7 giugno dalla deputata PD Lia Quartapelle assieme ad altri 33 colleghi della Camera dei Deputati in cui si afferma che “il rafforzamento degli aiuti allo sviluppo, in termini di disponibilità finanziaria, pone l'ineluttabile esigenza che l'Agenzia sia dotata delle risorse umane necessarie ed adeguate per poter gestire fondi in aumento”. Attraverso “un emendamento al disegno di legge di bilancio 2017”, prosegue il testo, “la Camera dei deputati ha incluso l'AICS tra gli enti destinatari del ‘Fondo per il pubblico impiego’, con un incremento del fondo di 800 mila euro per il 2017 e di 3 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018, che consente all'AICS di bandire concorsi per titoli ed esami e, conseguentemente, assumere a tempo indeterminato almeno 60 unità di personale tecnico e amministrativo”. Purtroppo, lamentano i deputati, “a distanza di sei mesi dall'approvazione della disposizione citata, la situazione di insufficienza strutturale dell'AICS permane, poiché si è ancora in attesa dell'emanazione relativi decreti d'attuazione della disposizione summenzionata, indispensabili per la pubblicazione del bando di concorso”.
Il rafforzamento degli aiuti allo sviluppo, in termini di disponibilità finanziaria, pone l'ineluttabile esigenza che l'Agenzia sia dotata delle risorse umane necessarie ed adeguate.
Interpellanza parlamentare di Lia Quartapelle (deputata PD)
In risposta a questa interpellanza parlamentare, ieri il governo ha evocato la possibilità di procedere ad un decreto interministeriale che il ministro per la semplificazione la Pubblica ammistrazione, Marianna Madia, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, sarebbero chiamati a firmare con lo scopo di bypassare il decreto generale per l’arruolamento di nuovi funzionari in tutta l’amministrazione pubblica italiana, che richiede tempi molto più lunghi. “La differenza è sostanziale perché nel primo caso, la firma del decreto interministeriale potrebbe avvenire già a luglio, nel secondo bisognerebbe aspettare verosimilmente fine anno”, assicura a Vita.it Emilio Ciarlo, responsabile comunicazione e relazioni esterne dell’AICS.
Un elenco non profit da allargare
Infine, nell’agenda estiva dell’Agenzia, “va aggiunto il lavoro per l’allargamento dei criteri per l’iscrizione all’elenco delle organizzazioni della società civile ed altri soggetti non profit che è iniziato di recente attraverso l’apertura di un tavolo di lavoro ad hoc”, ricorda la direttrice dell’AICS, Laura Frigenti.
“L’elenco, costituito presso l’Agenzia, è stato in prima battuta formato dalle ONG idonee al 31 dicembre 2015 che ne hanno fatto espressamente richiesta”, si legge in un articolo di Info Cooperazione risalente al maggio scorso. “Nel febbraio 2016 l’Agenzia ha provveduto a pubblicare i criteri di iscrizione all’elenco per le organizzazioni che non fossero precedentemente riconosciute come ONG idonee”. Con i nuovi criteri, che dovrebbero essere adottati entro ottobre 2017, si punta ad ampliare il numero delle organizzazioni della società civile eligibili per l’accesso ai finanziamenti dell’AICS. Il tempo stringe. Con buona pace della pausa estiva.
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