Mondo
New York, via dal non profit per i bassi stipendi
Forte turn-over nell'associazionismo di New York. Specialmente nel settore dell'assistenza all'infanzia i magri salari inducono molti operatori a lasciare. Alcuni passano al Comune: paga di più.
Allarme negli Usa, molti operatori lasciano il non profit per gli stipendi troppo bassi. Gerard McCaffery, che guida Seamen?s Society for Children, un?organizzazione newyorchese che si dedica all?infanzia, ha visto lasciare tre dei suoi migliori collaboratori negli ultimi mesi. Il turnover è molto alto: un terzo dei 79 addetti dell?associazione, un terzo è cambiato negli ultimi sei mes.
?Non siamo competitivi?, dice, ?e per questo diventa difficile lavorare: i fondi che riceviamo dallo stato non ci permettono di pagare di più?. Non si tratta di un caso isolato: altre realtà del non profit sono nella stessa situazione tanto che hanno chiesto al sindaco Giuliani di aumentare i contributi per l?infanzia. Il primo cittadino della Grande Mela ha creato cinque anni fa l?Amministrazione per i servizi ai bambini. Chi lavora alle dirette dipendenze della municipalità arriva a guadagnare 32 mila dollari all?anno, mentre chi lavora nel non profit (i tre quarti del totale) non si discosta dai 25 mila. E molti se ne vanno. Carmen Smith ad esempio lavorava proprio alla Seanmen?s, con uno stipendio annuo di 25.650 dollari. Passata all?Amministrazione Giuliani, si è vista aumentare lo stipendio a 32 mila con la prospettiva di passare a 36 mila in 18 mesi.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.