Cultura

New York: crolla il crimine, effetto 11 settembre?

Proseguendo a questo ritmo, alla fine dell'anno la citta' chiuderebbe il bilancio dei delitti a quota 386, il numero piu' basso dal 1958

di Gabriella Meroni

Forse e’ davvero l’effetto dell’11 settembre, oppure l’eredita’ del sindaco-sceriffo Rudolph Giuliani che resiste piu’ solida del previsto. Nessuno ha una risposta precisa per spiegare il mistero delle statistiche sulla criminalita’ a New York: sembrava che i delitti avessero raggiunto il minimo possibile e invece la tendenza non sembra accennare a fermarsi. Gli omicidi sono in calo del 40% nei primi due mesi e mezzo del 2002 a New York, rispetto allo stesso periodo del 2001. Quasi tutti i principali crimini, con eccezione delle violenze sessuali, seguono la stessa tendenza. Proseguendo a questo ritmo, alla fine dell’anno la citta’ chiuderebbe il bilancio dei delitti a quota 386, il numero piu’ basso dal 1958. (Le 2.830 vittime dell’attacco al World Trade Center, ritenuto un ‘atto di guerra’, non rientrano nelle statistiche). I dati degli anni ’80 e dei primi ’90, quando a New York in un anno venivano uccise in media 1.300 persone, sembrano lontani anni luce. Il quotidiano ‘UsaToday’ ha provato a cercare una spiegazione di queste cifre, ma non ci e’ riuscito. Il calo del crimine in una delle citta’ piu’ difficili del mondo, e in un periodo in cui altre metropoli americane registrano tendenze opposte (a Los Angeles gli omicidi nel 2002 sono saliti del 22%), sembra l’effetto di una serie di fattori. Ma a stupire i criminologi e’ il fatto che, in realta’, New York in questo momento sembra un terreno fertile per una ripresa della criminalita’. La crisi economica ha creato disoccupati, la polizia ha dovuto togliere uomini dalle strade per assegnarli a nuove sezioni antiterrorismo e perfino il clima, con l’inverno piu’ mite da decenni, e’ stato ‘ideale’ per i delinquenti. Invece, dal primo gennaio ci sono stati solo 85 omicidi (-80% dal 1993), le aggressioni a mano armata sono calate dall’anno scorso del 14%, le rapine del 9%, i furti del 7%. Solo gli stupri segnalano un preoccupante +10%. La ‘tolleranza zero’ dell’epoca di Giuliani e il decollo del sistema di controllo computerizzato dei crimini Compstat (permette alla polizia di individuare subito aree della citta’ con incrementi della criminalita’ e di intervenire) sono parziali spiegazioni del fenomeno. Gli studiosi, dopo un iniziale scetticismo, cominciano a pensare che l’atmosfera piu’ ‘gentile’ seguita all’attacco alle Torri Gemelle e la presenza in citta’ della ferita aperta di Ground Zero possano avere un effetto piu’ profondo del previsto.


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