Volontariato
Neutralità: parla Poul Nielson. Giù le mani dai fondi Ue
Bush voleva coordinare anche Bruxelles. Ma il commissario ha detto no: laiuto non si improvvisa.
I convogli militari non diventano convogli umanitari solo perché distribuiscono cibo”. L?assistenza ai civili vittime di una guerra non s?improvvisa, e nessuno lo sa meglio di Poul Nielson, il Commissario europeo per gli aiuti che ogni anno gestisce 6 miliardi di euro di solidarietà e che è totalmente contrario al modo in cui gli Stati Uniti stanno gestendo l?intervento umanitario in Iraq.
Intervento che, per la verità, Nielson avrebbe potuto gestire insieme alla Casa Bianca: Bush gliel?ha proposto pochi giorni prima di bombardare Bagdad, ma il Commissario ha detto “no”.
Il Pentagono non deve avere niente a che fare coi 327 milioni di euro che Bruxelles ha stanziato per l?emergenza Iraq. “Perché voglio assicurare l?indipendenza e la neutralità dei progetti che sto finanziando”, ha detto al Financial Times. E perché dei soldati americani in missione umanitaria Nielson non si fida. Li ha visti in azione in Afghanistan e non gli è piaciuto: “Militari inglesi e americani in abiti civili, ma armati, sono andati nei villaggi per consegnare aiuti e per raccogliere informazioni. Creando confusione nei civili e paura tra le ong che vengono sospettate di essere dei soldati. La Gran Bretagna ha smesso, gli Usa no”. Il motivo?
Il numero uno di Echo, l?Ufficio umanitario della Commissione europea, ha pochi dubbi: “Guerra psicologica: cercano di consegnare gli aiuti subito dopo i bombardamenti per evitare che i civili si rivoltino contro di loro”. Una strategia che lascia poco spazio agli operatori della società civile: “Non sono in grado di fornire un aiuto genuino e neutrale. Chi lavora col nemico, non può sostenere in maniera credibile di agire in modo imparziale. È molto pericoloso. L?aiuto umanitario deve rimanere imparziale”.
Da qui il secco rifiuto dell?offerta di Bush. E la frecciata con cui il Commissario ha commentato le foto dei soldati angloamericani che lanciano casse d?acqua e cibo sulla folla: “Aiutare i civili vuol dire fare un?analisi sistematica di ciò di cui hanno bisogno. Privilegiando le donne incinte e i malati”. Non tirare pacchi sulla folla.
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