Politica

Netstrike.it: ricorso contro il sequestro

Ricorso contro il sequestro di Netstrike.it, sia per l'atto "intimidatorio" che al Tribunale del Lavoro per difendere i diritti lavorativi del webmaster del sito

di Redazione

Il sito della protesta telematica Netstrike.it ha buone probabilita’ di diventare il giallo dell’estate Un nuovo capitolo si aggiunge all’ottavo filone d’indagine sui fatti di Genova tutto incentrato su non ben precisati fatti telematici. Dopo che ben otto agenti del compartimento di Genova della Polizia Postale dopo vario girovagare si sono presentati, due settimane fa, nella sede del provider di Isole nella Rete per sequestrare la directory corrispondente a www.netstrike.it (tentativo di oscurare tale sito naufragato grazie a una massiccia e immediata solidarieta’ internazionale), altrettanto impegno e’ stato profuso dalle forze dell’ordine per rintracciare uno sfortunato giovane media-attivista di Milano e perquisirne la casa dei genitori in piemonte e da li’ “accompagnato” dalla polizia nella sua abitazione di Milano per effettuare una seconda perquisizione. “Segnaliamo l’eccesso di zelo delle forze dell’ordine nel condurre queste operazioni – continua la comunicazione congiuntamente firmata Isole nelal Rete e Stranonetwork – e il conseguente clima di repressione che stanno via via instaurando.” “Invitiamo la magistratura a riflettere sul suo operato e sulla dubbia interpretazione di eventuali atti di protesta assolutamente legittimi.” “Inoltre sollecitiamo tutti a vigilare affinche’ questo grottesco e imponente girovagare delle forze dell’ordine pur in periodo estivo per mezza Italia non sottointenda a futuri, ancora piu’ preoccupanti tentativi di censurare media indipendenti della Rete che cosi’ evidentemente hanno fatto emergere durante il G8 una verita’ se non rivoluzionaria certamente scomoda.” A seguito di un incontro con i legali che seguono la vicenda, inoltre e’ stato deciso di proporre ricorso al Tribunale contro il sequestro del sito www.netstrike.it e del materiale confiscato durante le perquisizioni e si fara’ inoltre ricorso al Tribunale del Lavoro contro la risoluzione del contratto lavorativo subita dal webmaster del sito.


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