Welfare

#netnomics

di Flaviano Zandonai

Le reti governano il mondo. Non c’è aspetto della vita individuale e organizzativa che non sia sempre più legato a forme più o meno strutturate di coordinamento e di interdipendenza. Ma nonostante le reti siano sempre più pervasive nel modo in cui determinano il nostro modo di lavorare, consumare, relazionarci sono ancora prive di uno statuto ben definito. In altri termini, oltre la forma, non se ne riconosce il valore come principio regolatore dell’attività umana. Resistono infatti i principi tradizionali – la burocrazia e il mercato – che tentano di fagocitare le reti come una specie di optional. Un epigono funzionale al miglioramento delle loro performance che non ne mette in crisi i fondamenti. Ma l’ultima incarnazione dei network – quella digitale – si appresta a dare l’ultima spallata, obbligando a ripensare individui e sistemi organizzativi come reti. #netnomics – le regole delle reti – è un modulo formativo che prendendo spunto da queste sollecitazioni cerca di inquadrare nell’ottica delle reti l’innovazione nel campo delle imprese sociali e cooperative. Un modulo che, a scanso di equivoci, non va alla ricerca di una specifica via al networking per questo genere d’imprese, perpetuando così il mito della separatezza e della nicchia che porta dritto alla residualità. Le reti sono infatti un’innovazione piatta che riguarda, allo stesso modo, tutti i soggetti che accettano consapevolmente di accettarle come principio regolatore della propria azione. #netnomics è diventato anche un libro sui generis: non per il formato (è un “tradizionalissimo” libro digitale) ma per la sintassi. E’ stato costruito infatti dalla startup U10 a partire dallo stream di twitter che si è originato nel corso della formazione. Il microblogging come modalità per appuntare contenuti e per cercare l’essenziale nella narrazione dei processi di rete, piuttosto che limitarsi ad analisi, pur importanti, sulla conformazione dei network. Buona lettura.

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