Cultura

«Nessuna emergenza dormitori»

Ad affermarlo l'assessore alle politiche sociali del Comune di Torino, Marco Borgione

di Redazione

 Marco Borgione ha sottolineato che ”per quanto riguarda le risorse, questa amministrazione, nonostante il periodo di profonda crisi, non ha operato tagli al bilancio dell’assistenza” e ricordando che ”l’offerta complessiva di posti di accoglienza nella nostra citta’, ogni notte mille e 250 posti letto, e’, in proporzione alla popolazione residente, tra le piu’ alte d’Italia”.

Fornendo i dati aggiornati l’assessore Borgione ha spiegato che a dicembre gli uomini in lista d’attesa per entrare nel sistema dei dormitori adulti in difficolta’ ”oscillano tra i 35 e i 40 e le donne si attestano sulla decina e per tutti loro la Citta’ e’ in grado di fornire un posto letto al caldo o nel circuito classico dei dormitori o in quello specifico per il periodo invernale della Pellerina. Tutte le donne – ha sottolineato ancora – hanno trovato collocazione nel sistema cittadino dei dormitori, mentre alcuni degli uomini non accolti nel sistema ordinario hanno rinunciato al posto alla Pellerina, decidendo quindi di non trovare riparo per la notte nelle strutture messe a disposizione dalla Citta”’. Il titolare delle politiche sociali torinesi ha quindi annunciato che ”si ha intenzione di trasformare le strutture che erano nate per durare al massimo tre anni, quasi 15, in strutture in muratura definitive aumentandone il decoro e la funzionalita’, per ospitare i senza dimora torinesi, il 60% delle accoglienze, oltre ai senza dimora provenienti dalla cintura e dalla Provincia che a Torino trovano riparo, oltre ad accoglienza ed accompagnamento sociale”.

Inoltre, ha fatto sapere ancora l’assessore, la Divisione Servizi Sociali ”sta predisponendo anche interventi di Housing sociale, in collaborazione con il settore Edilizia Sociale, per quei lavoratori a basso reddito, non in grado di sostenere il costo di un’abitazione a prezzi di mercato e che fruiscono impropriamente dei dormitori”. Secondo Borgione ”il tema non e’ tanto la dimensione della struttura quanto la capacita’ di impegnare personale sufficiente per seguire e accompagnare verso un inserimento sociale le persone ospitate. Dichiarare che i dormitori sono presi d’assalto come se fossero diligenze e che non c’e’ posto per tutti – conclude – contribuisce a creare un clima di disorientamento e di falsa informazione”. E sul tema e’ intervenuto anche, in occasione del tradizionale incontro natalizio con i giornalisti, l’arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto, dal quale e’ arrivato un appello a utilizzare queste strutture. L’arcivescovo ha quindi ricordato di aver avuto ieri un incontro con il sindaco Sergio Chiamparino da cui ha detto di aver ricevuto risposte rassicuranti sulla disponibilita’ dei posti del sistema dell’accoglienza.

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