Famiglia

Nepal, Human Rights Watch chiede commissione sui reati della guerra

Un documento di 118 pagine accusa i maoisti di non aver ancora fatto niente per fare chiarezza sugli abusi, gli omicidi e le sparizioni forzate avvenute durante la guerra civile

di Redazione

Investigare sugli omicidi, le torture e le sparizioni forzate avvenuti durante i lunghi anni del conflitto armato in Nepal. Lo chiede Human Rights Watch, insieme a Advocacy Forum, in un report rilasciato oggi.

«I maoisti si sono sempre giustificati di aver imbracciato le armi per la mancanza di giustizia nel paese» ha detto Brad Adams, direttore per l’Asia di Hrw, «Ora sono al governo, speriamo che mostrino coraggio per sostenere la vera giustizia».

Nel documento di 118 pagine, intitolato «Aspetto la giustizia: crimini non puniti dal conflitto armato del Nepal» sono dettagliatamente riportati 62 casi di avvenuti tra il 2002 e il 2006, la maggior parte preparati dalle forze di sicurezza, ma anche i maoisti. Anche quando sono stati individuati i colpevoli, la magistratura non ha portato a termine i processi.

Fino a oggi nemmeno un singolo inputato è stato portato davanti a una corte civile. Perciò Hrw chiede:
– investigazioni vigorose per perseguire i responsabili di abusi, inclusi i membri delle forze di sicurezza, e coloro che hanno violato i diritti umani
– creare una commissione di Riconciliazione e una per investigare sulle sparizioni, che non offra amministie ai responsabili di violazioni dei diritti umani.


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