Welfare

Neonazi a Varese: una onlus, noi non c’entriamo

La sede di Comunità giovanile perquisita dalla polizia che indaga sul gruppo di neonazisti scoperto a Busto Arsizio. Di seguito, il comunicato

di Gabriella Meroni

«L?Associazione Comunità Giovanile di Busto Arsizio intende, con il presente comunicato stampa, chiarire perentoriamente la propria posizione riguardo alle indagini condotte dalla questura di Varese su presunti reati di neonazismo nella nostra provincia. L?associazione per voce del suo unico e legale rappresentante dichiara che, ad oggi, nessuna ipotesi di reato è stata contestata all?associazione e al suo rappresentante, Presidente Stefano Gussoni. L?associazione dichiara inoltre che la persecuzione, realmente avvenuta presso la sede di Vicolo Carpi, non ha avuto luogo in quanto l?Associazione o il suo Presidente siano coinvolti nell?inchiesta in corso, ma solo in quanto frequentato da uno degli indagati. Chiarito ciò esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà nei confronti di Francesco Lattuada, convinti della sua totale estraneità ai fatti contestati e fiduciosi nella magistratura affinché, terminate le indagini, provveda all?archiviazione della sua posizione. Altresì confidiamo nell?intelligenza di chi legge affinché sappia ancora distinguere la colossale differenza che passa tra un indagato ed un colpevole. Ci aspettiamo che sia espressa solidarietà in termini ufficiali da parte delle istituzioni e del mondo associativo nei nostri confronti, al fine di evitare che anni di lavoro non vengano cancellati da associazioni di idee del tutto infondate. Per chi volesse ancora fare orecchie di mercante ricordiamo che nell?ultimo anno abbiamo raccolto fondi destinati ad una missione in Tanzania; fondi per il Centro Aiuto alla Vita e grazie ai nostri sforzi e sudore un bambino in Italia può oggi vivere grazie a noi; fondi per Casa Onesimo per l?accoglienza di ex-detenuti e ci siamo adoperati per molte altre opere nel sociale. Abbiamo accolto centinaia di ragazzi presso la nostra senza nessuna discriminazione di tipo politico, culturale, etnico, religioso e così continueremo a lavorare. Comunità Giovanile è l?unica associazione a Busto che ha realmente organizzato momenti d?incontro per la comprensione del mondo giovanile. Rivendichiamo con forza e vigore il nostro ruolo profondamente sociale sul territorio. Concludiamo diffidando chiunque, sia esso persona fisica o rappresentante di qualsiasi ente, associazione, partito o altro ad associare la nostra immagine a movimenti o ideologie che non ci appartengono concettualmente, operativamente e, soprattutto, moralmente. Chi volesse proseguire con quest?opera denigratoria nei nostri confronti sia pronto a risponderne legalmente nelle sedi appropriate». Il Presidente Comunità Giovanile Stefano Gussoni


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