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Nell’Umbria etrusca, Paciano e le sue torri

di Gabriele Desiderio

Paciano è circondato da un anfiteatro di verdi colline e si affaccia su di un panorama superbo: a 6 km il lago Trasimeno, poco più lontano il lago di Chiusi Montepulciano e la Val di Chiana. Il territorio su cui sorge il borgo era abitato già in epoca etrusco-romana, come testimonia il ritrovamento dell’Elmo di Paciano, oggi conservato al Museo archeologico di Perugia. La struttura urbana presenta una pianta a ventaglio articolata su tre strade parallele collegate da vicoli ortogonali. Il borgo è racchiuso nella cinta muraria trecentesca, in cui sono incluse otto torri e le tre porte di accesso, la Fiorentina, la Perugina e la Rastrella.

SAPORI: In zona viene prodotto un pregiato olio extravergine d’oliva. Tra le altre eccellenze segnaliamo: la minestra di pane (una zuppa a base di verdure e pane abbrustolito); i fagioli all’uccelletto (con aglio e salvia); le tagliatelle o rigatoni al sugo d’oca; la polenta con sugo di cinghiale o funghi e i primi a base di funghi raccolti nei boschi; il Torciglione, un dolce natalizio a forma di serpente, a base di mandorle e canditi.


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