Famiglia
Nell’ex dormitorio arriva il dentista low cost
Cure odontoiatriche per le fasce deboli
Assistenza gratuita per i più poveri, a tariffa agevolata per chi è in difficoltà, a prezzi normali per tutti gli altri. È la formula messa a punto da un consorzio di imprese socialiGratis per i più poveri, a tariffe scontate per chi fa fatica ad arrivare a fine mese. Torino, è il caso di dirlo, prova a dare un morso alla crisi e sperimenta una formula innovativa mista fra pubblico e privato sociale per venire incontro a chi ha rinunciato al dentista perché bisognoso o perché in difficoltà economica. Entro fine anno saranno in funzione tre poltrone per le cure odontoiatriche nell’ex dormitorio pubblico di via Marsigli.
La struttura, da poco inaugurata dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione, ospita un Centro polifunzionale dotato di residenza temporanea per 31 persone e un’area destinata a servizi, l’Emporio, che comprende caffetteria, zona espositiva di oggettistica, area per mostre fotografiche e vendita di prodotti alimentari. Innovativa, la formula torinese, perché prevede che il raggruppamento di imprese sociali che ha ottenuto in concessione la struttura (le cooperative sociali Stranaidea e Parella, coadiuvate dai partner Acmos, Self Help, Social Club, Comunità di Sant’Egidio, Confcooperative Torino, Consorzio Sinapsi, coop Dalla Stessa Parte e Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo) provveda, a sua volta, a individuare una rete composta da odontoiatri e da odontotecnici in grado di garantire sia le tradizionali prestazioni del dentista e dell’ortodonzista che la realizzazione delle protesi.
Il contratto con cui è stato affidato in gestione l’ex dormitorio fissa, in particolare, la percentuale di prestazioni (sul totale del volume delle cure) che la rete dei medici specialisti della bocca dovrà assicurare in favore di tre fasce di cittadini. L’assistenza sarà gratuita per i più poveri (5% dei pazienti), e cioè gli ospiti del Centro di via Marsigli e i cittadini inseriti in progetti di inserimento sociale indicati dal Comune; a tariffa agevolata non superiore ai minimi stabiliti dagli ordini professionali per i cittadini in condizione di svantaggio e di fragilità socio economica (75% dei pazienti) e, infine, a tariffa superiore agli onorari minimi professionali per il 20% degli assistiti.
L’iniziativa torinese prevede inoltre che per l’individuazione dei soggetti beneficiari del servizio si faccia riferimento agli accordi stipulati tra il ministero del Welfare, l’Andi – Associazione nazionale dentisti italiani e l’Oci – Associazione odontoiatri cattolici per l’accesso alle cure odontoiatriche e protesiche dei cittadini più deboli. La crisi, secondo l’ultimo rapporto dell’Andi, ha spinto non pochi italiani a rinunciare alla poltrona del dentista. Nel 2008 la spesa delle famiglie è scesa da 6,7 miliardi di euro a 5,6 segnando un meno 16%.
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