Welfare

Nell’Europa che assiste l’Italia non trova posto

Nel rapporto annuale dell'Associazione europea di assistenza e aiuto domiciliari,il nostro Paese non viene neppure citato. E leggendolo si capisce anche il perch

di Daniela Romanello

E l?Italia dov?è? Dopo aver sfogliato le 160 pagine dell??European Home and Community Care 1998/99? – The Official EACHH Reference Book, ovvero il libro di riferimento ufficiale dell?European Association of Care and Help at Home si rimane perplessi. Nel capitolo dedicato alle politiche di assistenza domiciliare nei Paesi dell?Unione europea troviamo Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e l?Organizzazione mondiale per la Sanità. E gli interventi sono firmati al più alto livello, ossia dai ministri della Sanità e degli Affari sociali. Ma sull?Italia non c?è nulla, anche se in altri capitoli sono presenti esperienze del nostro Paese. Assenza voluta o causale? Certamente finora l?Italia non ha brillato in questo campo anche se, come descritto nell?articolo a fianco, qualcosa si sta muovendo, ma non esiste una politica di indirizzo generale. Certo è che nel Nord Europa l?attenzione a una medicina più dolce, più a misura di paziente ha radici antiche e un?esperienza consolidata. La cura domiciliare, infatti, parte addirittura nel periodo perinatale e abbraccia ogni possibile patologia e non è limitata solo all?assistenza del malato terminale. È un modo completamente diverso di vivere la malattia e le sue diverse fasi di sviluppo rispetto a quello a cui noi siamo stati abituati. In Francia, ad esempio, nella sola zona di Parigi sono migliaia le persone che, ogni giorno, vengono assistite a domicilio e non si tratta solo di malati terminali o di anziani. O in Danimarca, dove il 17 per cento degli anziani può contare sull?aiuto domestico pubblico e il 12 per cento sull?assistensa infermieristica. Oppure in Olanda, dove le percentuali sono rispettivamente del 12 e del 4, o in Gran Bretagna dove sono del 9 e del 5, mentre in Germania prevale l?assistenza infermieristica con il 10 per cento, mentre l?aiuto domestico si assesta al 3 per cento. D. R.


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