Sostenibilità
Nelle scuole partono le mense bio
Al via dal prossimo anno scolastico il nuovo sistema pubblico nazionale di riconoscimento delle “mense biologiche scolastiche”. Le mense avranno una medaglia fogliata d'oro o d'argento a seconda delle percentuali di prodotti biologici utilizzati. Nelle gare incentivi per chi recupera le eccedenze
di Redazione
Due medaglie, argento e oro, con la eurofoglia che è il simbolo Ue del biologico. L'oro corrisponde alle mense scolastiche che utilizzano percentuali più alte di prodotti biologici: il 90% per frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine; il 100% per uova, yogurt e succhi di frutta e il 50% dei prodotti lattiero-caseari, carne, pesce da acquacoltura. L’argento ha percentuali inferiori di alimenti certificati bio, rispettivamente il 70%, il 100% e il 30%.
Sono questi i criteri che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha individuato per le nascenti mense biologiche scolastiche certificate, che saranno operative dal prossimo anno scolastico. La novità era prevista dalla manovrina di giugno, che istituiva un Fondo per le mense scolastiche biologiche, con una dotazione di 4 milioni di euro per l’anno 2017 e di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018 per promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente nell’ambito dei servizi di refezione scolastica negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, fondo che verrà ripartito fra le Regioni «sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa biologica presenti in ciascuna regione e provincia autonoma». L’obiettivo del fondo è quello di ridurre i costi a carico delle famiglie per il servizio e di realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole.
Nei bandi di gara delle scuole saranno infatti inseriti come criteri di premialità l’impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a destinarli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari e la percentuale di utilizzo di alimenti biologici prodotti nel raggio di 150 km dal luogo di somministrazione dei cibi, per ridurre l'impatto ambientale.
Il nuovo sistema pubblico nazionale di riconoscimento delle “Mense biologiche scolastiche” è stato presentato a Milano dal ministro Maurizio Martina insieme al sindaco Beppe Sala nella scuola “Rinnovata Pizzigoni”, una scuola in cui fin dal 1927 i bambini coltivano un orto, come fattore determinante nel percorso educativo.
FOTO © FABIO MAZZARELLA/AG. SINTESI
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