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Nelle convenzioni con gli enti pubblici attenzione a fatture e adempimenti iva

Bisogna verificare l'esistenza di uno scambio reciproco tra le parti.

di Salvatore Pettinato

Faccio parte di un?associazione di tutela dell?ambiente. Stipuliamo convenzioni con enti pubblici per gestire riserve naturali, visite guidate e altre attività. Gli enti pretendono la fatturazione del percepito. Abbiamo agito correttamente? La tematica della fatturazione a fronte di convenzioni stipulate con enti pubblici è stata da sempre poco chiara, per le ostinate prese di posizione dell?amministrazione finanziaria. La risposta può essere ricondotta alla verifica della sussistenza dei presupposti di applicazione dell?Iva nella convenzione stessa. Il punto cardine della questione risiede nella verifica dell?esistenza di un rapporto sinallagmatico tra le parti, cioè al presupposto di scambio reciproco tra le parti. Qualora venisse a mancare la condizione di sinallagma, dalla convenzione non potrebbe scaturire alcuna imposizione Iva. Al contrario, qualora il percepito fosse ritenuto il corrispettivo di servizi resi dall?associazione, l?operazione sarebbe in campo Iva e potrebbe configurarsi un?operazione imponibile o esente, operazioni che richiederebbero l?emissione di una fattura.


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