Non profit
Nelle Biocase il risparmio è “certificato”
Il Politecnico conferma: 88% di efficienza energetica in più negli interventi Filca di nuova generazione
di Redazione
L’88% del risparmio per le abitazioni in classe A, fino al 70% per quelle in classe B rispetto a una casa comune costruita prima del 2005/2006, periodo in cui è stata emanata la normativa in materia energetica per l’edilizia. Sono cifre importanti quelle che escono dai risultati della campagna di monitoraggio che Filca ha affidato ai ricercatori Dipartimento Best — Building Environment Science & Technology del Politecnico di Milano, e che «confermano sul campo l’eccellenza di Biocasa Filca sotto il profilo dell’efficienza energetica», commenta Giacomo Fumeo, presidente di Filca Cooperative. «Abbiamo voluto confrontare i livelli di efficienza definiti in fase di progettazione con gli effettivi consumi delle nostre costruzioni. È da evidenziare inoltre che le residenze prese a campione sono costruite secondo standard superiori a quelli minimi richiesti per legge», ha segnalato Francesco Biffi, direttore tecnico di Filca Cooperative, che insieme ai consiglieri delegati dell’area di Milano, Enzo Erra e dell’area di Bergamo e Brescia, Ettore Anghileri e a Giuliano Dall’Ò, docente del Best, hanno presentato i risultati del monitoraggio.
Filca ha iniziato nel 2005 a costruire secondo le linee guida del Progetto Biocasa, elaborato dopo un’intensa attività di ricerca avviata nel 2004. Gli obiettivi sono la riduzione del consumo energetico e dell’impatto ambientale dell’edificio e il raggiungimento di un alto standard di comfort abitativo complessivo.
Il monitoraggio ha messo sotto esame due interventi edilizi: uno a Milano, l’altro a Desenzano del Garda (BS). «L’edificio di Milano, in via Pompeo Marchesi», spiega Erra, «è stato costruito secondo lo standard BiocasaPiù, in classe A. È una struttura con nove piani fuori terra, fornita di un impianto termico centralizzato a pompe di calore elettriche e alimentate con geotermia ad acqua di falda. Ci sono pavimenti radianti e il ricambio d’aria garantito da una ventilazione meccanica controllata». «L’immobile Biocasa di Desenzano del Garda», specifica invece Anghileri, «rientra nella classe energetica B, è di piccole dimensioni, con due piani fuori terra e un impianto di riscaldamento a caldaie a condensazione».
Metodo e dati del monitoraggio sono stati elencati da Giuliano Dall’Ò: «La nostra attività è iniziata verso la fine del mese di gennaio 2011 e si è conclusa nella prima settimana di aprile. Abbiamo verificato che il fabbisogno di energia per Milano è di 20,9 kWh/m2anno, mentre a Desenzano raggiunge i 45,9 kWh/m2anno. Da giugno abbiamo avviato i rilievi dei consumi per la stagione estiva».
I dati forniti dallo studio dimostrano che nel periodo invernale il consumo di energia della residenza milanese si mantiene secondo i livelli indicati nella certificazione energetica (27 kWh/m2anno), mentre a Desenzano sono di poco superati (43 kWh/m2anno). La campagna di monitoraggio conferma pertanto la coerenza tra le prestazioni energetiche simulate, riportate sulla certificazione in fase di progettazione, e quelle reali, rilevate scientificamente.
«Non va dimenticato il risparmio effettivo che comporta riscaldare e raffrescare una Biocasa e una BiocasaPiù», spiegano Erra e Anghileri: «Dal confronto con edifici costruiti secondo lo standard vigente, il complesso residenziale di Milano consuma il 62% in meno, quello di Desenzano il 35%. Ma rispetto ai parametri precedenti – definiti dalla legge 10/91 . con cui si sono costruiti gli immobili prima del 2005, il risparmio si attesta per la classe A all’88% e per la classe B al 70%».
Le analisi fatte dal Politecnico di Milano sono una ulteriore conferma dell’efficienza energetica di questo tipo di immobili: una BiocasaPiù, in classe energetica A, di 100 mq ha infatti un costo annuo compreso fra i 300 e i 400 euro, contro i 2mila euro medi di un alloggio comune. Un’abitazione Biocasa di 100 mq in classe B costa circa 530 euro all’anno.
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