Famiglia

Nella vecchia fattoria ci vado in vacanza

Viaggi low cost in tutto il mondo con WWOOF

di Redazione

Un classico catalogo, ma online. Si chiama WorldWite Opportunities on Organic Farms, e navigandoci dentro, si trovano fattorie sparse in tutto il mondo. Una maniera nuova di viaggiare, low cost, e di vivere un’esperienza fuori dal comune A contatto con la campagna, con l’agricoltura biologica, con gli animali.
L’associazione, nata 35 anni fa quasi per caso in Gran Bretagna grazie alla londinese Sue Coppard, permette di entrare in contatto con proprietari di fattorie che, in cambio di aiuto nel lavoro tra i campi, offrono vitto e alloggio agli amanti della natura. Ai WWOOFers basta contattare il padrone di casa, aiutati da un organizzatore esperto dell’associazione. Requisiti richiesti: allegria, spirito di adattamento, mentalità aperta. Perché, quando l’ospite arriva – ed è possibile farlo anche in due o in tre, in base alla disponibilità dell’host – deve imparare a vivere secondo le regole della casa e della natura. La maggior parte delle esperienze, che possono durare da una settimana a due anni, prevedono cinque ore di lavoro al giorno per cinque giorni. Alcune fattorie sono isolate, per chi desidera totalmente staccare la spina, altre sono a pochi passi dalle città.
Grazie al WWOOF c’è perfino chi è riuscito a fare il giro del mondo risparmiando e divertendosi. Alice Moretti, 22 anni, studentessa di Lingue a Torino, sta organizzando la sua vacanza di quest’anno, in Irlanda, insieme a un’amica. «Ma», dice, «è davvero difficile scegliere tra i 180 host irlandesi disponibili». Ha deciso di partire a settembre per tre settimane: «Mi ha parlato di WWOOF un mio amico che l’ha già provato diverse volte. Mi sono iscritta al sito e ho cominciato a cercare. C’è davvero tanta scelta: famiglie che oltre al lavoro nei campi chiedono aiuto per i bambini, vecchiette che hanno bisogno di una mano col giardino botanico. Bisogna pagarsi solo il viaggio, addirittura qualcuno metterebbe a disposizione la bicicletta». Continua Alice: «È una vacanza per persone che sono già abituate a un certo stile di vita. Per me sarà più semplice, perché abito in campagna e ho già esperienza della cura dell’orto e degli animali. Ma so che molti sono al loro primo contatto con la natura, scelgono WWOOF per allontanarsi dalla città e dallo stress quotidiano».
Sul sito (vedi box) c’è tutto, dalla procedura per l’iscrizione all’attrezzatura di cui munirsi. Una maniera nuova di sentirsi utile e avvicinarsi al mondo antico dell’agricoltura, per riscoprire gli odori e i ritmi della natura. E sicuramente un divertente stratagemma per non rinunciare a viaggiare nonostante la crisi degli ultimi mesi.


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