Mondo
Nella testa e nella vita privata di un militante di Hamas
Fouda, una nuova fiction israeliana, umanizza i protagonisti del conflitto israeliano-palestinese
Ama profondamente la moglie e i suoi figli ed ha sofferto per non essere stato presente al matrimonio di suo fratello che non vede da un anno e mezzo. Lui è Tawfik Hamed, un membro di Hamas in Cisgiordania, responsabile della morte di 47 israeliani, catturato, dopo 8 anni di ricerca a causa della sua principale debolezza: l'amore per la moglie con la quale aveva intrapreso un sostanzioso scambio di lettere.
A dargli la caccia una squadra di 'mistaravim', una secret elite unit undercover dell'esercito israeliano composta da uomini e donne, perfettamente bilingui, che agiscono e interagiscono come se fossero degli arabi.
Sono i protagonisti di Fouda, una nuova serie televisiva israeliana. Una fiction che porta in video un approccio inconsueto del conflitto israeliano-palestinese: il lato intimo, familiare e umano dei militanti di Hamas.
«Vedo l'immagine del conflitto tra Hamas e Israele a 360 gradi» ha detto Avi Issacharoff, lo sceneggiatore della serie. «I terroristi sono creature complesse. C'è una montagna, una barriera che impedisce al pubblico israeliano di conoscerli a fondo. Fouda cerca di far vedere come i militanti di Hamas interagiscono, parlano con le loro mogli, quali sono le loro leggerezze come la golosità per il cioccolato».
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.