Politica

Nella lotta alla droga il governo sta dando i numeri

Il commento di Livia Turco sulla politica antidroga del governo.

di Livia Turco

Si avvierà nei prossimi giorni un tavolo permanente dell?Ulivo (parlamentari, assessori regionali e provinciali) sui temi delle tossicodipendenze, aperto a chi opera nei Sert, nelle comunità e nei media. L?obiettivo è sostenere gli operatori impegnati in azioni innovative di presa in carico dei tossicodipendenti e di promuovere la circolazione di esperienze. Dunque di non stare sulla difensiva. Intendiamo, a partire dall?esperienza concreta, contrastare l?azione del governo. Che si è sostanziata in annunci che insieme costituiscono un messaggio culturale: no ai Sert, al metadone, alla riduzione del danno, ritorno alla dose media giornaliera, al di fuori esiste il carcere. Un messaggio culturale che mette al centro la proibizione dell?uso di droghe anziché la prevenzione e la presa in carico. Le mistificazioni del governo sono gravi perché mettono a repentaglio la fatica, le esperienze e i successi conseguiti da tanti operatori di comunità, Sert, enti locali e volontariato. Agli annunci il governo ha accompagnato atti concreti. Come la cancellazione della Consulta di operatori e la creazione del dipartimento Antidroga presso la Presidenza del consiglio, diretto da un prefetto, che mette in mora competenze che dovrebbero appartenere al ministero del Welfare. Che, per responsabilità del suo ministro, non ha più nulla di sociale, ma sta tornando a essere il vecchio ministero del Lavoro. Ciò che preoccupa tanti è l?annunciata revisione del decreto sull?organizzazione dei Sert. L?ipotesi ventilata è la creazione di un grande dipartimento che unisca tutela dell?infanzia, malattia mentale e dipendenze. C?è da rimanere interdetti. Cosa c?entra la tutela della maternità con la lotta alle droghe? Non sarebbe utile procedere alla creazione dei dipartimenti delle dipendenze che coinvolgono servizi territoriali, scuole e famiglie per predisporre percorsi personalizzati come sperimentano positivamente Regioni diverse come il Veneto e l?Emilia Romagna? Per non parlare dell?annunciata revisione della legge Jervolino-Vassalli. L?annuncio è stato dato dal vice presidente del consiglio Fini durante la sessione Onu di Vienna. Il vice presidente ha indicato il senso del cambiamento: reintrodurre la modica quantità, misura messa in discussione da un referendum popolare. Resta chiaro un punto: la svolta del governo c?è e molto consistente. Per questo riteniamo utile un lavoro di confronto che conservi quanto di prezioso la società ha messo in campo nella lotta alle droghe.


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