Non profit

Nell’Italia del tirare a campare il risparmio energetico è un sogno

Editoriale - Convenzioni, conferenze, Kyoto, Montreal… E il clima continua a degradare

di Fulco Pratesi

Convenzioni, conferenze, Kyoto, Montreal? E il clima continua a degradare. Alluvioni e siccità mai viste prima, isole e atolli del Pacifico che vanno sott?acqua per l?innalzamento del livello del mare, scariche di tornadi spaventosi? E l?industria automobilistica continua a sfornare fuoristrada enormi; perfino la Fiat non vuol essere da meno e lancia sul mercato l?Hummer italiano che farà furore nelle nostre già intasatissime città e divorerà metri cubi di carburante. A Roma sono in funzione ancora 830 caldaie a carbone e la centrale di Civitavecchia sarà anch?essa trasformata per utilizzare il nero combustibile accumulato in decine di milioni di anni nel sottosuolo. Mentre altri paesi più responsabili e virtuosi si danno veramente da fare per limitare le emissioni anche in misura maggiore di quanto il protocollo di Kyoto preveda, noi ci gingilliamo con il sogno di acquisire improbabili crediti ambientali all?estero per continuare a uccidere l?atmosfera e il clima anche in casa nostra. O farneticando su un ritorno al nucleare in un paese come il nostro in cui neppure di un deposito di scorie a bassa radioattività si può parlare senza sollevare rivoluzioni locali. Tutto, tutto siamo pronti a fare, pur di non intaccare in nessun modo il dogma dell?aumento infinito dei consumi energetici. E mentre non si fa nulla di veramente efficace per tentare di limitare i consumi grazie a una migliore efficienza e a serie campagne di risparmio energetico, si punta (giustamente) il dito sul puntino rosso dello stand by dei televisori, ?dimenticando? che la maggior parte degli scaldacqua vanno ancora ad elettricità con un dispendio energetico enorme. E infuriano voli a basso prezzo ma a costi ecologici altissimi. E intanto, nello stesso pianeta, masse immense e incomprimibili stanno operando con una rapidità incredibile per raggiungere il nostro tenore di vita, pur sapendo che per esaudire le loro giuste richieste occorrerebbe un altro pianeta. E noi, tranquilli, agitiamo la bandiera del ?tira a campà?, progettando autostrade e inutili ponti, consolidando il nostro primato in fatto di numero di automobili rispetto alla popolazione, infischiandocene delle regole europee, confermandoci nel ruolo ormai riconosciuto di ?magliari d?Europa? e di ?automobilisti sottosviluppati?. di Fulco Pratesi, presidente WWF Italia


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