Famiglia

Nel segno dei diritti le proposte di Sos Villaggi dei Bambini

Sos Villaggi dei Bambini ha presentato una serie di punti come contributo al dibattito e all'elaborazione di temi in grado di orientare la Riforma del Terzo settore e le politiche a favore di infanzia e adolescenza

di Redazione

Perché non cogliere l’occasione della stesura del testo unico sul Terzo settore per render chiaro un diritto non ancora applicato ai minori cioè quello dell’associazionismo. C’è anche questa proposta tra quelle che Sos Villaggi dei Bambini ha elaborato a pochi giorni dall’incontro in redazione a Vita dei rappresentanti del Comitato editoriale con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
L’organizzazione internazionale, che nel nostro Paese si occupa di accoglienza e assistenza all'infanzia dal 1963, infatti, ricorda come in Italia non vi siano procedure chiare per rendere effettivo quello che in linguaggio internazionale si chiama “child led organisation” (tradicibile con “organizzazioni guidate dai ragazzi”), a ostacolare questo diritto il Codice Civile che pone dei limiti ai non maggiorenni.

Il contributo di Sos Villaggi dei Bambini al dibattito sulla riforma del Terzo settore tocca diversi punti sensibili. Oltre al diritto di associazionismo dei minorenni sono sei le tematiche che, scrivono, «speriamo orientino le politiche a favore dell’infanzia e adolescenza».
Si inizia col chiedere «l’applicazione immediata delle Linee Guida Onu sull'accoglienza dei minori fuori famiglia. Sos Villaggi dei Bambini ha presentato il Manuale applicativo Moving Forward alla Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza».  

Senza tralasciare il ripristino «a partire dalla prossima Legge di Stabilità, della totalità del Fondo ex Legge 285/97 ai livelli del 2011, cioè 40 milioni per le 15 città riservatarie per il triennio 2015/2017. Il Fondo è stato progressivamente tagliato, e dai 39 milioni previsti in Legge di Stabilità 2012 si è arrivati a27 milioni dell’ultima Legge di Stabilità (30, ma solo per il 2014). Questo fondo ha sempre finanziato i progetti di prevenzione del disagio minorile»

Accanto all’insediamento immediato dell’Osservatorio nazionale Infanzia/Adolescenza che manca da oltre 500 giorni, viene suggerito di definire una “regia unitaria” a livello di Governo per l’Infanzia e l’Adolescenza. «Stante l’attuale frammentazione delle competenze in materia di infanzia e adolescenza (in parte sul ministero lavoro/politiche sociali, in parte sulla Presidenza del Consiglio e in parte su altri dicasteri, come le misure europee di coesione, etc.), urge la costituzione di un coordinamento unitario a livello governativo che possa essere interlocutore principale per lo sviluppo delle rinnovate politiche minorili» chiosa Sos Villaggi dei Bambini.

Gli ultimi due temi che stanno a cuore all’organizzazione riguardano da un lato l’avvio della definizione dei “Livelli Essenziali di Prestazioni (Lep) concernenti i diritti civili e sociali” (art. 117, comma 2, lettera m Costituzione Italiana). Dall’altro viene chiesta la promozione di una legge quadro nazionale sull’accoglienza fuori famiglia che in prima istanza recepisca i punti fondamentali della Linee Guida Onu (necessità, appropriatezza, superiore interesse..).
 


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