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Nel nuovo 730 non ci saranno le spese mediche

Addio al "sogno" di fare a meno di commercialisti e Caf per la dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati: il nuovo modello verrà sì recapitato a casa precompilato, ma toccherà al contribuente integrarlo inserendo le spese sanitarie. E per farlo dovrà per forza ricorrere a un aiuto esterno

di Gabriella Meroni

Niente spese mediche nel nuovo 730, quello "precompilato" che dovrebbe semplificare il rapporto degli italiani con il fisco. Come stabiito dal governo Renzi, a partire dal prossimo anno l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati, il modello 730 precompilato, comprendente i redditi da fabbricato, lavoro dipendente e pensione, in aggiunta a molti oneri che danno diritto a deduzioni e detrazioni, senza però l’indicazione delle spese mediche.

Per questo il ruolo dei Caf continuerà ad essere centrale nell’elaborazione dei modelli, in quanto proprio l’assenza delle spese sanitarie, che rappresentano lo zoccolo duro delle detrazioni richieste ogni anno, costringerà un cospicuo numero di contribuenti a richiedere comunque l’assistenza fiscale per integrare il 730 inviato dall’Agenzia.

In sostanza, a partire dal 15 aprile sarà possibile recuperare, direttamente dal pc di casa, o dal sostituto d’imposta oppure presso i Caf, il proprio modello 730 predisposto dall'amministrazione. Tale modello comprenderà i dati forniti all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio, da banche, assicurazioni e fondi pensione, relativi ai versamenti effettuati dai contribuenti nel corso dell’anno (utili per il calcolo delle deduzioni e detrazioni per mutui ipotecari, contributi previdenziali e polizze assicurative) e quelli forniti entro il 7 marzo dai sostituti d’imposta a cui spetta il compito di spedire all’Agenzia i Cud dei singoli dipendenti.

Il contribuente, una volta esaminato il suo 730, potrà confermarlo oppure integrarlo o correggerlo, per esempio con l’indicazione delle spese mediche, e per questa incombenza dovrà rivolgersi al sostituto d’imposta, al Caf o a qualche altro intermediario, che dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate i modelli rettificati entro il 7 luglio. Saranno esclusi dall’invio del 730 precompilato i lavoratori autonomi e gli imprenditori, in quanto soggetti all’utilizzo del modello Unico e quindi al di fuori delle condizioni standard previste dall’assistenza fiscale.

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